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La tragedia

Romea: “Strada che non perdona”

Dopo il terribile incidente costato la vita a tre persone il sindaco lancia un appello

Romea: “Strada che non perdona”

CHIOGGIA – La Romea una trappola mortale: al primo errore al volante la possibilità di morire in un incidente sono altissime. Le istituzioni, dopo l’incidente di martedì pomeriggio, tornano a farsi sentire. A Rosara sono morte ben tre persone, tutte della provincia di Ferrara. Un impatto frontale auto – camion che non ha lasciato scampo agli occupanti dell’utilitaria. L’urto è stato così violente che i due occupanti dei sedili anteriori sono stati sbalzati sull’asfalto.

Per loro la morte è arrivata sul colpo. Per il terzo occupante della vettura il trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Padova è stato immediato, ma è deceduto poco dopo il ricovero.

Sulla questione, ieri pomeriggio, è intervenuto anche il sindaco Mauro Armelao: “Purtroppo c’è stato l’ennesimo incidente con tre deceduti – ha detto il primo cittadino – è ormai chiaro a tutti che l’attuale tracciato non è più in grado di gestire il volume attuale di traffico, anche pesante. L’unica soluzione, attualmente, è quella di prestare attenzione mentre si è alla guida. Possiamo anche chiamarla strada della morte, ma la causa principale degli incidenti è la disattenzione al volante. L’errore umano, in questa strada, non perdona e porta a conseguenze gravissime. Raramente, infatti, in Romea non transitano mezzi e quindi basta un minimo errore o una distrazione per far sì che si verifichino incidenti con conseguenze gravissime e, molto spesso, anche con persone purtroppo decedute”.

Tra le persone rimaste bloccate, nel pomeriggio, a causa delle lunghe code dovute all’incidente, c’era anche il Prefetto di Venezia Darco Pellos che era atteso in municipio a Chioggia per un incontro sulla sicurezza del territorio. Pellos è arrivato con oltre mezz’ora di ritardo. “Scusate il ritardo – ha esordito il Prefetto nel suo intervento a Chioggia – ma c’è stato un grave incidente con tre morti. La Romea si manifesta nuovamente come un tragico luogo in cui si perdono troppe vite umane. Credo sia arrivato il momento di fare un ragionamento sulla viabilità della Statale 309: non solo per quanto riguarda la messa in sicurezza del singolo tratto, ma tenendo in considerazione lo sviluppo che deve avere un corridoio di tale portata per il Nordest. Quello della Romea è un problema serio che va affrontato anche in termini di sicurezza e spero che trovi spazio nei prossimi progetti del sistema nazionale di viabilità”.

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