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IL CASO

Centro cottura, l’Ipab si sfila

Doccia fredda per l’amministrazione: sfuma il progetto di affidamento interno all’Ipab Casson

Centro cottura, l’Ipab si sfila

CHIOGGIA – Centro cottura: l’Ipab risponde picche all’amministrazione comunale che ora dovrà fare una gara d’appalto e trovare una nuova soluzione. Diversi particolari sono emersi durante l’ultima commissione consiliare chiesta dall’opposizione per fare il punto sulla qualità della mensa scolastica del territorio, gestita dalla cooperativa “Il Germoglio” di Arzergrande e sul nuovo centro cottura.

Le intenzioni dell’amministrazione comunale sono sempre state chiare: dare in gestione l’intero servizio al personale dell’Ipab Casson dopo aver allargato la cucina e creato al suo interno il nuovo centro cottura. Per fare questo era stato anche cambiato lo statuto stesso dell’Ipab e tutto sembrava andare tranquillamente verso questa direzione. Invece, come ha spiegato l’assessore all’istruzione Sandro Marangon in commissione, “L’Ipab ci ha comunicato che non è più possibile portare avanti questo progetto. Ora stiamo cercando un’altra soluzione e l’altra strada forzatamente è quella di fare una gara per il nuovo centro cottura che non può essere di un anno, ma di più anni. Entro settembre contiamo anche di avere una valida alternativa su dove costruire il nuovo centro cottura qui in loco e che sia in grado anche di fornire i pasti, non solo al nostro Comune, ma anche a quelli limitrofi coma Cavarzere e Cona”.

Secondo l’opposizione molte sono le criticità dell’attuale servizio, soprattutto legate alla qualità del cibo: “Al di là degli hamburger vegetali arrivati bruciati – spiega il consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Stecco – dai genitori ci sono arrivate numerose segnalazioni sulla scarsa qualità del cibo. Quando amministravamo noi avevamo fatto un progetto per realizzare il centro cottura all’interno dell’attuale mercato ortofrutticolo di Brondolo. Poi questa strada è stata abbandonata dall’attuale amministrazione comunale e i pasti continuano ad arrivare da fuori Chioggia con tutte le difficoltà e le problematiche del caso. C’è molto scarto di cibo: molti bambini non mangiano e non si può sempre dare la colpa al fatto che i bambini sono delicati e ci viene segnalato anche un problema per quanto riguarda lo scodellamento con tempi ristretti che mettono in difficoltà i piccoli studenti”.

Per l’assessore Marangon “Il cibo è di qualità e lamentele non ne abbiamo riscontrate in tal senso. Sugli hamburger la vicenda è già stata chiarita: non erano bruciati, ma si erano ossidati e comunque è stato rimborsato il pasto a tutti i genitori. Far mangiare i bambini in modo diversificato è sempre complicato. I menù sono certificati dall’Asl e seguono anche una certa educazione alimentare con rotazione di cibi. Chiaro che non possiamo dare tutti i giorni hamburger e patatine fritte per fare mangiare tutti i bambini. Tantissimi non mangiano le verdure. Sulla qualità del cibo io stesso ho effettuato delle verifiche: chiaro che si tratta di una mensa e non di ristorante ma quello che ho assaggiato era buono”.

Da sistemare la situazione riguardante lo scodellamento: “Abbiamo una cooperativa che si occupa della preparazione del cibo e un’altra per lo scodellamento e questo ci comporta un aumento dei costi – ha concluso Marangon – lo scodellamento è importante quanto la preparazione del pasto e spesso, se fatta male, può andare ad inficiarne la qualità. Su questo chiaro che dobbiamo trovare al più presto una soluzione.”

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