Piante abbattute, è polemica

CAVARZERE - Sconcerto, rabbia ed indignazione per i residenti di Cavarzere che, nella mattinata di martedì, hanno assistito impotenti all’abbattimento di alcune piante lungo la tratta ferroviaria situata di fronte al supermercato Aliper. Le immagini del mezzo in azione lungo i binari, mentre potavano e tranciavano enormi cespugli e piante, sono giunte nelle mani di Gabriella Gibin, presidente del “Coordinamento Tutela Diritti Animali”, che ha sottolineato come quanto accaduto sia gravissimo, dato che proprio questi mesi sono fondamentali per la fauna locale.

“Aprile è un mese chiave per la nidificazione di molti uccelli. In questo periodo, molti di loro iniziano a costruire i loro nidi, depongono le uova e incubano i pulcini - tuona Gibin -, tra cui la cinciarella, il fringuello, il picchio rosso e il ciuffolotto. Anche uccelli migratori come storni, ballerine bianche, rondoni e usignoli ritornano in questo periodo per riprodursi. È assurdo quello che è stato fatto”.

Gibin punta il dito contro chi ha autorizzato queste operazioni evidenziando come la manutenzione andasse fatta diversi mesi fa, evitando quindi di effettuare potature o abbattimenti nel periodo da marzo ad agosto, proprio per evitare di danneggiare, o distruggere, i nidi e mettere in pericolo il delicato equilibrio di madre natura.

“Pretendo delle spiegazioni da chi ha dato l’autorizzazione a fare una cosa del genere - conclude Gibin - perché una cosa del genere non è accettabile. Ho appena parlato con il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, che mi ha riferito di non essere a conoscenza della situazione e che provvederà immediatamente a chiedere spiegazioni”.

Gibin ha specificato che non si tratta di essere contrari alla normale (e dovuta) manutenzione del verde, ma che gli interventi potevano essere anticipati per non arrecare danno agli animali. “Purtroppo ormai il danno è stato fatto - conclude -, andremo a verificare se vi sono uccellini o nidi a terra. Pretenderemo chiarimenti sul perché queste operazioni non si potessero fare prima, in un periodo in cui tutto questo non avrebbe creato alcun danno”.