Cerca

TUriSMO

Crociere: serve strategia condivisa

Venerdì il convegno al centro sportivo Saline. Chiesta visione a lungo termine e investimenti mirati

CHIOGGIA - Chioggia al centro del dibattito sul futuro del turismo marittimo nell’Alto Adriatico nell’ambito dell’iniziativa ideata da Risposte Turismo, e si inserisce all’interno del progetto europeo Adrijouroutes.

Il convegno “Il futuro di Chioggia nel turismo dal mare”, che si è svolto nella sala riunioni dello sporting club Saline è stato motivo di confronto che ha visto protagonisti istituzioni, operatori portuali, imprenditori e associazioni di categoria. Al centro le opportunità e le strategie per sviluppare il settore crocieristico e nautico nella città, con un focus sui nuovi segmenti di mercato come il turismo di lusso.


Dopo i saluti istituzionali del sindaco Mauro Armelao e dei vertici portuali, il presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare ha offerto un quadro aggiornato sulle dinamiche della crocieristica italiana e sulle prospettive per gli scali minori come Chioggia. Negli ultimi anni il porto clodiense ha accolto navi di piccola e media stazza, conquistandosi un ruolo nel panorama crocieristico e attirando un traffico turistico internazionale.


Il settore però oggi vive una fase di incertezza. Armelao non ha nascosto le difficoltà e le aspettative della città: “O tornano le navi di media stazza che siamo stati abituati a vedere - ha dichiarato - oppure chiederemo di sviluppare il diporto in quelle aree. Valuteremo anche l’utilizzo del porto di Isola Saloni per altre necessità della città, come i parcheggi. Non posso accettare rappresentanti di categoria che, per criticare pubblicamente, denigrano le problematiche della nostra città”, ha sottolineato con riferimento ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale.


Deciso anche il comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, Alessio Palmisano: “Un traffico bisogna mantenerlo, serve avere visione e una strategia. Strategia a lungo termine, altrimenti si perde. Chioggia ha la tradizione di un porto commerciale, il traffico crocieristico è nuovo e necessita di una strategia sganciata da teste in posizioni istituzionali.
Se si perde traffico crocieristico, si compromette il tessuto economico e sociale di una città che non è ancora pronta, ma che già ne trae benefici. Bisogna lavorare per far sì che questo tipo di turismo sia non solo mantenuto, ma sviluppato con intelligenza e continuità”.


A fare il punto sulla gestione e sulle prospettive del porto è stato Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale: “Non condivido certi attacchi - ha dichiarato - l’AdSP non è l’autorità di sistema parcheggi, è un problema sentito anche a Venezia. Il sindaco ha creato delle aspettative e Chioggia è entrata a far parte di una famiglia più grande, diventandone una delle realtà più vivaci. Le crociere qui sono arrivate quasi per caso, realizzando un sogno immaginato per anni. Ma è importante costruire per mantenerle: è facile passare dalla soddisfazione alla pretesa”. Di Blasio ha ricordato come i primi crocieristi approdati a Chioggia fossero legati al turismo di lusso, e che la città sia stata presentata come destinazione pronta a rispondere alle richieste più diverse.


“Ma questo - ha precisato - oggi non basta più. Grazie alle crociere oggi si parla di porto e si mette un faro su una realtà che merita attenzione. Comprendo l’esigenza della città di avere più parcheggi, ma nel progetto waterfront stiamo dialogando per non togliere la vocazione portuale dell’area. Se siamo qui a parlare di porto è comunque una buona notizia: al termine del mio mandato posso dire di aver dato un contributo concreto alla città. Se questo territorio saprà investire e accompagnare il progetto, potrà ottenere risultati importanti”.

Proprio in quest’ottica, durante le tavole rotonde è stato presentato un progetto di riqualificazione da 90 milioni di euro firmato dall’architetto spagnolo Alejandro Gutierrez.
Un investimento di grande portata pensato per essere sostenibile e redditizio su un arco di almeno 25 anni, capace di ridisegnare waterfront, aree di accoglienza, infrastrutture e servizi collegati al traffico crocieristico e nautico di alto livello. Il progetto rappresenta un salto di qualità: non solo riqualificazione delle banchine ma anche spazi di accoglienza, nuovi terminal e servizi portuali in grado di attrarre segmenti di mercato di fascia alta.


Emersa chiaramente dalle tavole rotonde la necessità di coltivare e sviluppare il turismo di lusso, settore in forte crescita che, se gestito con una strategia dedicata, può generare ricadute economiche significative per l’intero territorio.
A conclusione dell’evento l’intervento della vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti: “Ringrazio il sindaco Armelao per il suo sforzo di portare Chioggia al centro dei movimenti turistici dell’Adriatico, auspico comunque una collaborazione tra tutti gli attori coinvolti“ ha affermato la Vicepresidente.”

```

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400