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VENETO
17.07.2025 - 17:36
VENEZIA – «Il taglio del 30% ai fondi agricoli europei previsto nella prossima programmazione 2028–2034 è una scelta miope e scellerata, che colpirà duramente anche il nostro Veneto». A lanciare l’allarme è il consigliere regionale Stefano Valdegamberi (Gruppo misto), che attacca la Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen, riconfermata con i voti di popolari, socialisti e parte dei liberali.
Secondo Valdegamberi, i tagli metteranno a rischio centinaia di milioni di euro destinati al settore primario, «con conseguenze devastanti per imprese, famiglie e l’intero sistema rurale». In Veneto, ricorda il consigliere, l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano oltre il 10% del PIL regionale, con più di 60 mila imprese attive, molte delle quali a conduzione familiare.
«Le stime preliminari parlano di una perdita potenziale di circa 900 milioni di euro in sette anni – prosegue –. Saranno colpiti i contributi diretti agli agricoltori, i bandi per l’innovazione, il ricambio generazionale, la lotta al dissesto idrogeologico e la gestione sostenibile delle risorse naturali».
Valdegamberi critica duramente anche il vicepremier Antonio Tajani: «A marzo 2024 aveva promesso che i fondi agricoli non sarebbero stati toccati. Oggi il suo partito, insieme a socialisti e liberali, ha fatto l’esatto contrario. È una presa in giro per le nostre comunità rurali».
Da qui l’appello per una mobilitazione istituzionale: «Serve un fronte trasversale a livello nazionale e regionale per fermare questi tagli. Il Veneto non può restare in silenzio mentre ci portano via risorse vitali».
E conclude: «Difendere l’agricoltura significa difendere l’Italia vera, quella che lavora, che produce, che non tradisce le proprie radici».
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