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Cavarzere
29.08.2025 - 15:29
Frizzarin: “Uno spazio fisico dove le persone possono incontrarsi e ascoltarsi a vicenda”
CAVARZERE – Dopo il successo del progetto “Anziani in azione”, un nuovo ed ambizioso percorso culturale e sociale prende forma nel territorio con “Il libro in viaggio”. L’iniziativa, promossa da Anteas con il sostegno di Fondazione Franceschetti e Di Cola, mira a incentivare la lettura tra gli anziani (ma non solo), promuovendo al contempo momenti di socializzazione e supporto per le famiglie.
L’appuntamento è fissato ogni martedì mattina, dalle 9:30 alle 11:30, nella nuova sede di Anteas in via 22 Marzo a Cavarzere. Qui, chi partecipa potrà portare un libro (che ha letto o che gli è piaciuto), sceglierne uno e, se lo desidera, condividere esperienze di lettura con il gruppo.
“L’obiettivo - spiega la coordinatrice Maria Stella Frizzarin - non è solo stimolare la passione per la lettura, ma creare uno spazio fisico stabile dove le persone possano incontrarsi, parlare, scambiare consigli di lettura e, soprattutto, stare insieme e socializzare”.
L’idea è nata tempo fa, grazie a un gruppo di circa venti signore già attive in altre iniziative sociali che, non avendo una sede fissa dove ritrovarsi, hanno deciso di provare a strutturare un progetto più duraturo e al servizio della comunità.
“L’idea dello scambio dei libri nasce grazie alla donazione di una signora che ci ha voluto dare una libreria - spiega Frizzarin - e proprio grazie a questo semplice oggetto ha poi preso forma questo progetto. Già in precedenza è accaduto che ci scambiassimo libri e consigli di lettura, e ora possiamo farlo in maniera più organizzata, coinvolgendo più persone in una sede fisica dedicata”.
Il progetto non si limita alla lettura: ogni incontro mira a diventare anche un’occasione di ascolto e confronto, con particolare attenzione ai bisogni degli anziani e al supporto alle famiglie. “Molte di esse, infatti, spesso hanno commissioni da sbrigare ma non possono farlo serenamente in presenza di un anziano che non può essere lasciato da solo anche solo per qualche ora - specifica -; dare un punto di riferimento a questi familiari può quindi essere di grande aiuto per consentire loro di dedicarsi a questi impegni sapendo che il proprio caro è in un luogo sicuro”.
L’iniziativa si fonda sul lavoro di volontari che dedicano tempo in numerosi progetti: dall’accompagnamento di persone in stato di bisogno, alle attività manuali e ricreative. “Anche attività considerate apparentemente semplici, come organizzare giochi o momenti di lettura, hanno un impatto concreto sul benessere degli anziani - aggiunge Frizzarin -. Abbiamo però bisogno di nuove forze, nuovi volontari che abbiano voglia di mettersi a disposizione e donare qualche ora del loro tempo a questi progetti”.
Il futuro del progetto guarda ancora più in là. “Ci piacerebbe molto riuscire ad avviare sessioni di ginnastica dolce, terapie dei fanghi e ulteriori momenti di aggregazione, con l’obiettivo di far sentire gli anziani protagonisti e parte attiva della comunità - conclude Frizzarin -. I progetti ci sono e speriamo di riuscire a realizzarli, anche con l’aiuto di nuove forze. Basta anche un’ora a settimana per darci un grande supporto e contribuire alla crescita di questa realtà in cui crediamo molto”.
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