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Cavarzere

Quando i cuori si curano insieme

Alla residenza Danielato la presentazione del libro di Alvisi

Quando i cuori si curano insieme

Ugo Pavanato

CAVARZERE - La residenza per anziani “Andrea Danielato”, nell’ambito delle iniziative dedicate al benessere e alla salute, ha organizzato giovedì scorso la presentazione del libro “A spasso con Dory”, di Gigliola Alvisi.

Il libro è il diario ironico e insieme toccante di una figlia ritrovatasi caregiver di una madre che nei suoi confronti si era dimostrata anaffettiva e con la quale, attraverso la malattia, costruisce un rapporto nuovo.

Proprio la figura del caregiver, termine inglese per indicare la persona che si occupa spesso di un familiare malato, aiutandolo nelle attività quotidiane e fornendo un supporto emotivo, ha dato il titolo all’incontro: “Cuori che curano: la forza dei caregiver”. Quanto il problema sia sentito lo ha dimostrato il patrocinio dato all’iniziativa da: Città di Cavarzere, università popolare di Cavarzere, La Filodrammatica, Anteas, circolo Tullio Serafin, centro sollievo di Cavarzere e Cona.

Il pomeriggio ha preso avvio con i saluti introduttivi, a nome della residenza Danielato, della coordinatrice dei servizi, Elisa Oppio, che ha ribadito come la presentazione facesse parte del progetto “Insieme per il ben-essere”.

È seguito l’intervento della psicoterapeuta, Sabrina Busatto, che ha parlato di quel disturbo cognitivo chiamato Alzheimer e delle difficoltà di chi si prende cura di una persona con questa patologia.

Luigina Badiale ha iniziato, quindi, la sua conversazione con la scrittrice vicentina che vive non lontano da Padova e ha fin qui scritto numerosi libri per ragazzi. Questo lavoro, quasi un diario, è incentrato sul tema dell’Alzheimer, sulla figura del caregiver, sulla fragilità umana e sulla forza dei legami familiari.

“Ho scritto il libro - ha detto Alvisi - legando tutte le annotazioni fatte seguendo mia madre dopo che avevo capito quale fosse il suo problema. In un primo tempo non mi ero resa conto della gravità della situazione perché i malati di Alzheimer, quando si manifestano i primi segnali della malattia, fanno di tutto per nasconderli, ai familiari”.

I problemi sollevati dal libro, come solitudine e impreparazione dei caregiver, la necessità di creare con il familiare un rapporto completamente diverso e insieme di non farsi “schiacciare” dalle sue necessità, hanno fortemente coinvolto il pubblico presente e numerosi sono stati gli interventi tesi ad approfondire aspetti di queste situazioni.

Occorre aggiungere, infine, che il libro della Alvisi è stato presentato a gennaio anche a Rovigo, nell’ambito del progetto Ora (orientamento, rete, ascolto) dell’azienda Ulss 5 Polesana. Un progetto, appunto, che si occupa del sostegno e della formazione diretta ai caregiver, familiari e professionali, di persone con Alzheimer o altra forma di demenza.

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