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CAVARZERE
04.09.2023 - 15:23
CAVARZERE -Sottopasso ferroviario in località Cuora-Grignella, a breve potrebbero partire i primi sopralluoghi per cercare una soluzione ai disagi manifestati dai residenti. Il tema, che ormai si trascina da anni, era tornato di recente in consiglio comune quando il consigliere Andrea Fumana aveva presentato una nuova interrogazione per mettere in luce non solo una serie di problematiche irrisolte ma anche il forte disagio della frazione. Da anni, infatti, il restringimento della carreggiata stradale in corrispondenza del sottopasso impedisce ad autotreni, trebbie, rimorchi agricoli e altri veicoli di grandi dimensioni di utilizzare la viabilità lungo l'argine dell'Adigetto. “Parliamo di un’opera fatta tempo fa - spiega l’assessore ai Trasporti Marco Grandi - in epoca amministrazione Tommasi. A quel tempo Infrastrutture Venete aveva fatto pervenire al Comune un progetto per allargare la struttura del ponte, perché non adatta a portare il peso di un treno. L’alternativa a questi lavori era chiudere definitivamente il sottopasso. Nel progetto presentato era stato già evidenziato che le spalle dello stesso si sarebbero ridotte ma per la precedente amministrazione non ha rappresentato un problema e i lavori sono stati effettuatu”. La riduzione del sottopasso, però, ha causato non solo difficoltà e disagi per i residenti ma anche ricadute negative sulle numerose attività agricole ed economiche della frazione di Grignella. “Con l'interrogazione si voleva comprendere se è intenzione dell'Amministrazione Comunale di valutare attentamente l'opportunità di ampliamento dell'incrocio stradale strada Poli, strada argine Botta - spiega il consigliere Fumana che accusa la Giunta Comunale di non aver risposto -. Probabilmente non è stato compreso che l'argomento del sopracitato incrocio, i cui costi di realizzazione sono certamente sostenibili da parte del Comune, è un intervento straordinario e urgente che potrebbe sostenere l'economia della Frazione di Grignella per i prossimi decenni”. La chiusura definitiva della pratica, però, era rimasta semplicemente in standby perché Infrastrutture Venete necessitava di effettuare dei sopralluoghi per comprendere quali interventi valutare. “Come già avevo risposto il 13 giugno 2023, ho avuto conferma da Infrastrutturazione Venete che, in fase cantierizzazione della linea per i lavori di elettrificazione sarebbe stato fatto il sopralluogo - conferma Grandi -, per fare una verifica tecnico progettuale, capire quali lavori si potrebbero effettuare e se i costi per tale opera saranno sostenibili, dato che si tratta di smantellare una struttura per rifarla. La linea ferroviaria Piove di Sacco - Adria sarà chiusa dall’8 al 22 settembre per opere di cantierizzazione e in questa fase mi era già stato assicurato che sarebbero state fatte le valutazioni. Sono in contatto con l’azienda, attendiamo solo la chiusura della linea”.
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