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cavarzere
09.03.2024 - 17:12
CAVARZERE - Rottanova piange l’amato Angelo Romano Garbin, conosciuto da tutti come “El maestron” che, all’età di 76 anni, ha lasciato improvvisamente la moglie Gilberta, i figli Marika e MirKo, il fratello Nazzareno, generi e nipoti. Stava tornado dall’ospedale di Chioggia dopo aver fatto visita al figlio ricoverato quando nei pressi di Rottanova ha fatto l’ultimo respiro sotto gli occhi increduli della moglie e dell’autista che con il servizio Auser l’aveva accompagnato. A nulla sono valsi i soccorsi. Personaggio politico di spicco a Cavarzere, forte sostenitore di quella sinistra nella quale gli ideali di sostegno, aiuto del prossimo, dedizione verso il paese e libertà facevano la differenza.
I partiti sono stati diversi, ma la linea politica è sempre stata coerente. Garbin ha vinto numerose battaglie, in primis per il suo paese a cui era legatissimo, ma anche per il comune in generale. Persona schietta (a volte troppo), sapeva anche fare un passo indietro e chiedere scusa, scuse che a volte avrebbe voluto ricevere da alcuni suoi oppositori. Per moltissime persone era un punto di riferimento: si recavano a casa sua per chiedere un favore, un aiuto, una parola di conforto. Negli anni in cui è stato impegnato come Consigliere ha fatto avere case dignitose ad alcune famiglie di Rottanova che erano in difficoltà, saldava bollette di luce, acqua, gas cercando il sostegno dell’Amministrazione, ma anche personalmente.
Tante persone grazie a lui hanno ricevuto supporto e, anche se alcune di loro con il passare degli anni si sono dimenticate della bontà del “Maestron” cambiando “bandiera”, lui è sempre stato saggio nel dire “sono felice di averlo fatto e che adesso stiano bene”. Negli anni ‘novanta’90 si legò all’ufficio postale affinché non fosse chiuso, vincendo la sfida e dando alle poste una collazione. La lotta continuò fino a pochi mesi fa con la richiesta, ottenuta, che l’ufficio potesse aprire per almeno tre giorni e non solo uno. L’asfaltatura di alcune strade di Rottanova, l’illuminazione dove mancava, il decoro del monumento ai caduti e la battaglia per mettere in sicurezza e ripristinare il ponticello che collega Rottanova ad Agna.
Azioni proposte, vinte e talvolta sofferte, sia nella maggioranza, sia in minoranza: “El maestron” come primo principio aveva quello di mantenere vivo e decoroso il suo paese. Diretto nei social, mantenendo la tradizione della lingua veneta che metteva a frutto soprattutto nei suoi numerosi libri di satira. Organizzatore della famosa festa dell’Unità arricchita dalla sua cucina, oltre ad essere uno di quei politici che si alza le maniche per lavorare, era un bravissimo cuoco e maestro. “El maestron” voleva bene a tutti anche se sembrava duro e brusco. Il giorno dopo potevi suonare al suo campanello e vedere la porta aprirsi: “Cossa gheto bisogno?”. Angelo non aveva bisogno di comparire nei social con una foto o un bel vestito ad un’inaugurazione, ma compariva per il suo paese, dando sfogo ai suoi pensieri, ideali, alla soddisfazione quando un amico o ex scolaro si recava a trovarlo. Toccato anche da dispiaceri, fra tutti la scomparsa dell’amato fratello Francesco, Angelo sorrideva, aiutava e sosteneva, sostenuto dalla sua amata famiglia. Mancherà quella persona che non ha paura di esporsi pur di ottenere qualcosa di bello per il suo paese. I funerali si terranno martedì alle 15 nella Chiesa di Rottanova, sperando sia proprio Don Virgilio a celebrarli, desiderio del compianto maestro.
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