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IL RICORDO
16.03.2024 - 15:15
CAVARZERE - Il sindaco Pierfrancesco Munari in visita a Cassino, per partecipare all’ottantesimo anniversario della distruzione della città. All'importante cerimonia erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sindaco Enzo Salera. “Con Cassino, gemellata con Cavarzere dal 1998, condividiamo la distruzione durante la seconda Guerra mondiale e la rinascita dei nostri territori subito dopo il conflitto” - ha affermato il primo cittadino cavarzerano. Durante la Seconda Guerra Mondiale Cavarzere fu testimone di una devastazione senza precedenti, ricordata nei bollettini di guerra, per l’appunto, come ‘la Cassino del Veneto’. I bombardamenti aerei a tappeto quasi raseranno la città al suolo, provocando ingenti danni e perdite umane tra la popolazione civile. "Nel corso degli anni sono stati molti i giusti riconoscimenti per la città laziale tra cui spicca la medaglia doro al valore militare, encomi che sono mancati purtroppo alla nostra Città. Per questo motivo ho chiesto ufficialmente al Presidente della Repubblica, per tramite del Prefetto di Venezia, un riconoscimento formale per le tante vite sacrificate e per la distruzione di gran parte del territorio cavarzerano - ha aggiunto Munari - insieme alla possibilità di accogliere lo stesso presidente della Repubblica”. Numerosi furono gli attacchi che colpirono Cavarzere durante quel periodo, dal 28 luglio 1944, quando avvenne il primo bombardamento aereo mirato al ponte ferroviario sull'Adige, fino al 27 aprile 1945, giorno della liberazione ad opera dei 21° Gruppo di Combattimento 'Cremona', il paese subì un'orribile trasformazione. La richiesta del riconoscimento dell’encomio è stata protocollata la settimana scorsa ed è inattesa di una risposta. “Il 27 aprile 2025 ricorrerà l’ottantesimo della distruzione della nostra Città - ha concluso Munari -. L’iter per questo riconoscimento è lungo ma spero che entro quella data possa esser riconosciuto” - ha concluso il primo cittadino. Cavarzere fu punto strategico per la ritirata dai tedeschi provenienti da linea gotica e le incursioni aeree continuarono senza tregua fino al 31 dicembre, con un totale di 25 attacchi che causarono la morte di ben 102 persone. La gente, terrorizzata, decise di abbandonare il paese lasciando una Cavarzere deserta e distrutta. Ancora oggi in città e nelle frazioni limitrofe rimangono ancora moltissime testimonianze e manufatti di quel terribile periodo.
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