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Il simbolo del degrado scompare

Il sindaco Munari: “Dopo lungo iter burocratico la carcassa è stata finalmente asportata”.

Il simbolo del degrado scompare

CAVARZERE - L’auto della discordia è stata finalmente rimossa. Da anni il mezzo, una Bmw, o quello che ne rimaneva, in ormai avanzato stato di degrado e ridotto solo ad una carcassa, giaceva abbandonato nel parcheggio del supermercato Eurospin creando non poche polemiche tra i residenti che chiedevano a gran voce di rimuoverla ridando decoro all’area. L’auto, infatti, era priva di finestrini e delle sue ruote, rubate e ‘sostituite’ da mattoni. Nel tempo era stata oggetto di continui furti di pezzi, che l’avevano quindi resa inutilizzabile.

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Per oltre un anno, nonostante le continue richieste e sollecitazioni, era però stato impossibile farla rimuovere poiché la carcassa dell’auto, oltre ad essere di proprietà sconosciuta, si trovava all’interno di in un’area privata e gli iter per la sua rimozione sono lunghi e complessi. Nella giornata di lunedì, tra lo stupore dei residenti che ormai si erano quasi abituati a vederla giacere lì, il mezzo è stato finalmente rimosso, caricato su di un camioncino e, sembra, mandato direttamente alla demolizione.

“Era uno dei simboli del degrado di Cavarzere, posizionata da troppo tempo all’interno del supermercato - ha commentato il primo cittadino Pierfrancesco Munari -. Dopo un lungo iter burocratico, la carcassa, con targa straniera, è stata finalmente asportata. L’amministrazione nel corso di questi anni ha ripulito anche l’intera area delle Marice ove erano presenti 3 veicoli e una montagna di pneumatici nonché, di concerto con il privato, l’area della cittadella socio sanitaria”. Grande la soddisfazione dei cittadini che, forse, ormai non speravano più di vedere quel rifiuto sparire definitivamente da sotto i loro occhi. “Non sempre le operazioni possono essere immediate dal momento che, in molti casi, le auto abbandonate hanno iscrizioni ipotecarie e vincoli. Ma l’importante è eliminare questi scempi. Avanti così!” - ha concluso soddisfatto lo stesso Munari.

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