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AMBIENTE

Biogas, un incontro per far chiarezza

Il comune attende la conferenza dei servizi, prevista fine ottobre, per valutare ogni decisione

Biogas, un incontro per far chiarezza

CAVARZERE - Il biometano torna ad animare la discussione pubblica dopo che la società agricola Martinelle Srl ha recentemente avanzato al Comune di Cavarzere una richiesta ufficiale per la conversione del suo attuale impianto biogas, regolarmente in esercizio, in un impianto destinato alla produzione di biometano liquefatto. Ieri all'ex asilo parrocchiale di San Pietro l’incontro per discuterne, che ha visto la presenza di numerosi cittadini, il sindaco Pierfrancesco Munari, gli assessori Mattia Bernello e Pier Luigi Parisotto e il dirigente Federico Pugina. L'impianto attualmente produce biogas utilizzando principalmente prodotti di origine biologica e colture agricole dedicate. La nuova proposta prevede un ampliamento significativo, sia in termini di capacità che di spazio, con un'estensione di oltre 32mila metri quadrati, equivalente a circa sei campi da calcio. I cittadini hanno espresso preoccupazioni riguardo la quantità di materiale che alimenterebbe il nuovo impianto, pari a 49.500 tonnellate all'anno, sollevando dubbi su possibili emissioni odorose, impatti sulla viabilità e inquinamento da CO2. Il dirigente Pugina ha preso per primo la parola, spiegando che il Comune di Cavarzere, insieme ad altri enti come Arpav, Asl, Provincia e Regione, è coinvolto nell'espressione di pareri riguardo vari aspetti del progetto. Il Comune si occupa principalmente di urbanistica e viabilità, mentre altri enti si concentrano su salubrità dell'aria e rumore. Pugina ha chiarito che non si tratta di una normale autorizzazione, ma di una procedura semplificata, la Pass, introdotta per favorire le energie rinnovabili, ricordando che a luglio sono stati richiesti ulteriori chiarimenti, tra cui la conformità urbanistica e la classificazione dell’impianto come possibile industria insalubre di prima categoria. La conferenza dei servizi, che si terrà in videoconferenza, è stata fissata per la fine di ottobre. Il sindaco Munari ha precisato che molte richieste simili stanno emergendo nei comuni limitrofi, soprattutto grazie ai fondi europei del Pnrr e ha spiegato che la riconversione in biometano riguarda l'impianto esistente, e non una nuova costruzione, in linea con il contesto europeo che vede paesi come Francia e Germania già avanzati nella transizione verso il biometano. Questo carburante è più puro del biogas e può essere immesso direttamente nella rete di distribuzione energetica, oltre a essere utilizzato nei trasporti, rendendolo una risorsa versatile e pulita. Il sindaco ha anche ricordato che le normative attuali semplificano il processo autorizzativo rispetto a dieci anni fa, permettendo ai comuni di gestire direttamente le richieste. Infine, l’assessore Parisotto ha evidenziato l'obbligo dell'amministrazione di valutare tutte le richieste nel rispetto delle normative, sottolineando l'importanza di garantire trasparenza e fiducia nelle decisioni degli enti coinvolti. Parisotto ha concluso rassicurando i cittadini che le valutazioni saranno obiettive e indipendenti.

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