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La Tarip accende il consiglio comunale

Previsto un aumento del 9,39% nel 2025. Dubbi sui reali incrementi del consigliere Fumana

La Tarip accende il consiglio comunale

CAVARZERE - Durante l’ultimo consiglio comunale si è discusso delle tariffe Tari per il 2025 e sul futuro della gestione dei rifiuti urbani nel comune. Per il 2025 si stima un costo di 2.550.045 euro, con un incremento del 9,39% rispetto all’anno precedente. Il piano prevede una divisione tra quota fissa (37,36%) e quota variabile (62,64%), con l’applicazione di ulteriori componenti come il tributo provinciale e riduzioni per utenze domestiche in base all’Isee. Previste anche agevolazioni con una riduzione del 10% per famiglie con Isee inferiore a 12mila euro e il mantenimento della possibilità di rateizzare il pagamento in tre rate. Durante il dibattito il consigliere di minoranza Andrea Fumana ha sollevato dubbi sulla sostenibilità economica del servizio e sugli impatti futuri della transizione verso il sistema Tarip. “Dal 2021 al 2025 i costi sono aumentati del 41%. Se proiettiamo le stime fino al 2031, i costi aggiuntivi ammonteranno a 162mila euro annui, cifra che inevitabilmente ricadrà sui cittadini” - ha dichiarato. Fumana ha sottolineato che il passaggio a Tarip comporterà ulteriori oneri, tra cui l’esternalizzazione della fatturazione a Veritas.

L’assessore all’ambiente Marco Grandi ha rassicurato il consiglio sottolineando però una “diversa lettura” dei numeri da parte di Fumana spiegando che il focus è sull’anno corrente e sulle proiezioni future mentre Fumana pare considerare anche dati arretrati. Questa divergenza, ha detto Grandi, genera un “mismatch” nelle interpretazioni, “soprattutto quando si sommano gli incrementi percentuali su periodi di tempo diversi”. Grandi ha illustrato che il progetto Tarip è complesso e richiede un lungo periodo di implementazione stimato in almeno due anni. “Non ci sarà alcuna previsione di passaggio nel 2025” - ha ribadito, spiegando che l’obiettivo è iniziare con test e modifiche graduali per giungere a una piena operatività successiva. Tra le difficoltà principali la necessità di valutare costi e benefici ed il fatto che il passaggio potrebbe far emergere utenti non registrati, aumentando il carico amministrativo e tecnico. Infine un cambiamento di questa portata richiederà anche un diverso impiego del personale comunale, con possibili esternalizzazioni. Grandi ha difeso il modello Tarip come un sistema più equo, basato sulla quantità effettiva di rifiuti prodotti piuttosto che sulla superficie abitativa, sottolineando come i cittadini virtuosi potrebbero beneficiare di sgravi economici. “Non è vero che si pagherà di più - ha specificato - chi sarà meticoloso nella gestione dei rifiuti potrà vedere riduzioni nella tariffa”. Grandi ha concluso spiegando il passaggio mira a migliorare la qualità e l’efficienza del servizio, contrastando fenomeni come l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.

“Stiamo lavorando per garantire che il cambiamento non solo sia sostenibile economicamente, ma porti anche a una maggiore efficienza e trasparenza nel servizio” - ha dichiarato. Nei prossimi mesi l’amministrazione continuerà a collaborare con Veritas per elaborare soluzioni dettagliate. Una nuova riunione è prevista a gennaio, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori dati utili alla pianificazione.

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