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IL BILANCIO
07.01.2025 - 17:30
Dopo Boscochiaro la Befana è passata a Rottanova e San Pietro, con tantissimi partecipanti
CAVARZERE - Successo senza precedenti per la festa dell’Epifania a Rottanova, tenutasi nel pomeriggio del 6 gennaio lungo la via principale del paese. Fin dalle prime ore del pomeriggio una lunga fila di auto proveniente sia dalla strada arginale che arriva da Cavarzere, sia da Borgoforte e Cona, ha assalito il paese creando lunghe code di circa quaranta minuti prima di trovare parcheggio. Tutto il paese, ma anche migliaia di persone arrivate dai paesi vicini e da tutto il Veneto, hanno gratificato il grande lavoro del Comitato Cittadino di Rottanova principale organizzatore della “Brusavecia”, che si annovera ancora una volta e dopo più di quarant’anni, la più grande festa del territorio a conclusione delle festività natalizie.
E’ quindi la “Brusavecia” di Rottanova la più longeva e che negli anni ha dato il “la” anche ad altre frazioni limitrofe che, con altrettanto impegno e successo, organizzano la festa tra il 5 che il 6 gennaio. Dalle prime ore del pomeriggio via Umberto Maddalena ha accolto le tantissime persone mettendo a disposizione le tipiche bevande calde come il vin brulè, il tè e la cioccolata, dolciumi tipici del paese preparati dal panettiere locale Zen Vittorio, dalla “Pasticceria Veneta” e dalle famiglie, un gazebo della “compagnia del salame” con il salame cotto, il “rifugio del bombasin” con varie specialità tipiche tra cui gli arrosticini, bancarelle e musica. Grande organizzazione per una gestione impeccabile resa possibile anche grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Cavarzere, la Protezione Civile di Cavarzere e Cona, il gruppo degli Scout di Cavarzere (che hanno gestito per la prima volta l’afflusso delle auto nel nuovo parcheggio del Comitato) e l’Avis di Cavarzere e Cona. Sicurezza gestita in primis dalla Polizia Locale di Cavarzere, ma anche da “Fire tech security” di Mirco Tosello. Tanti sono stati gli intrattenimenti, anche uno spettacolo con il fuoco davanti alla Chiesa, che ha allietato il pubblico in attesa degli ospiti. Alle 17.30 l’arrivo del tanto temuto “Bombasin” con la Befana, accompagnati dai tamburi di Ca’Oddo e dagli arcieri di Pettorazza, ma anche una Befana atleta arrivata sui trampoli.
Le figure tipiche della tradizione hanno distribuito caramelle a tutti oltre che tanta allegria. Il momento più atteso è stato sicuramente l’accensione del grande falò della Befana, allestito come di consueto sull’argine dell’Adige. La grande Befana costruita tassativamente con le fascine di legna raccolte durante l’anno dai contadini locali e vestita con un abito spettacolare è stato acceso dalle lance degli arcieri, dopo uno straordinario spettacolo pirotecnico applauditissimo dal caloroso pubblico. Il pubblico ha atteso anche la direzione del fumo del falò che, per il 2025, si è dimostrato ottimo rivolgendosi verso levante: “Fumo a levante panocie tante, fumo a ponente panocie niente” recita il detto. Anche il palo che sorreggeva la grande Befana ha fatto intendere che questo 2025 sarà un anno ricco, essendo rimasto integro dopo lo spegnimento del fuoco. “Un successo indescrivibile e tanta soddisfazione” sono le prime parole dell’instancabile “deus ex machina” Graziano Garbin presidente del Comitato Cittadino di Rottanova e Consigliere Comunale che continua “Ci aspettavamo tanta gente, ma mai questi numeri. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere così grande questa festa e, naturalmente, al mio paese”. La festa è stata sostenuta anche dalle famiglie di Rottanova, oltre che da numerosi sponsor privati. Al termine sono state distribuite 400 calze ai bambini offerte dal Comitato Cittadino. Presenti anche i nuovo parroco di Rottanova don Matteo e, naturalmente, il parroco emerito Don Virgilio che di Befane a Rottanova ne ha viste più di trenta.
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