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CAVARZERE
10.01.2025 - 15:44
CAVARZERE - E' polemica tra la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, e l’Assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, sul tema delle rette degli asili nido, con un focus particolare sul comune di Cavarzere, dove i genitori si sono trovati ad affrontare aumenti anche del 124% delle tariffe.
Baldin ha lanciato un durissimo attacco contro l'amministrazione regionale e nazionale, accusando il governo Meloni di aver attuato l’ennesimo taglio ai finanziamenti destinati ai Comuni, con ripercussioni devastanti per le famiglie. “Gli effetti dell’ennesimo, ingente taglio dei finanziamenti ai Comuni, operato nella legge nazionale di bilancio dal governo Meloni, già si vedono una volta calati in periferia”, ha dichiarato Baldin, evidenziando come a farne le spese siano soprattutto le famiglie con figli in età da asilo nido, che si sono trovate a fronteggiare rincari insostenibili.
“Un aumento intollerabile, specie per le modalità con cui è stato comunicato dalla locale amministrazione di centrodestra”, ha proseguito la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, accusando l’amministrazione di non aver dato un’adeguata comunicazione e supporto alle famiglie coinvolte. “Si lascia ben poca scelta se non l’adesione o la rinuncia al servizio, particolarmente gravosa nel caso entrambi i genitori siano fuori al lavoro”, ha aggiunto, sottolineando il carico economico che grava sulle famiglie lavoratrici.
Baldin ha inoltre sollevato critiche più ampie riguardo alle politiche regionali, accusando la Giunta del Veneto di non aver rispettato gli impegni presi. In particolare, ha ricordato una mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale, che impegnava la Giunta a promuovere l’aumento dei fondi per gli asili nido. “La Regione del Veneto non dà seguito alle proprie stesse delibere”, ha rimarcato Baldin, sottolineando il fallimento di queste politiche, in particolare nei casi di comuni come Cona, che non sono riusciti a intercettare i fondi del PNRR.
Baldin ha anche criticato la decisione di non utilizzare il Fondo Sociale Europeo Plus per rendere gratuiti gli asili nido, come avviene in altre regioni italiane, come Emilia-Romagna e Lombardia. “C’era un miliardo di euro del FSE a disposizione, ma è stato usato tutto per la formazione”, ha attaccato, esortando la Giunta regionale a rivedere la propria posizione e ad agire concretamente per alleviare le difficoltà economiche delle famiglie.
A rispondere a queste accuse è stata l’assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, che ha difeso con forza le politiche messe in atto dalla Regione, rivendicando gli interventi a sostegno delle famiglie. “Spiace dover rispondere alla polemica della Consigliera Baldin sulle rette dell’asilo di Cavarzere”, ha affermato Lanzarin, spiegando che ogni anno la Regione dedica ben 31 milioni di euro per i servizi all'infanzia per la fascia di età da zero a sei anni, di cui il 50% destinati agli asili nido. Inoltre, ha annunciato che nel bilancio del 2025 sono previsti 1 milione di euro aggiuntivi per sostenere i servizi di asili nido. “Con questi fondi si calmiera la retta dei servizi che altrimenti sarebbero tutti a carico delle famiglie”, ha sottolineato Lanzarin, cercando di minimizzare le critiche sull’andamento delle politiche regionali.
L’Assessore ha anche evidenziato l’istituzione del “Fattore famiglia”, uno strumento che da quattro anni permette agli Ats di erogare fondi per le rette degli asili nido, con contributi che vanno dai 900 ai 1.300 euro per minore. “Le famiglie possono accedere anche al bonus nidi tramite il portale Inps sulla base dell'Isee”, ha aggiunto Lanzarin, evidenziando l’attenzione della Regione nei confronti delle famiglie con figli piccoli.
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