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cavarzere
25.04.2025 - 13:26
CAVARZERE - Il Comune di Cavarzere ha celebrato l’80° anniversario della Liberazione con un profondo momento di raccoglimento. Nonostante la giornata fosse segnata dal lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, la comunità ha scelto comunque di onorare i suoi caduti, mantenendo uno spirito sobrio ma fortemente partecipato. A esprimere il senso profondo della ricorrenza è stato il sindaco Pierfrancesco Munari.
“Un 25 aprile sobrio, in una giornata di lutto nazionale per la morte del Santo Padre - ha dichiarato -. Abbiamo comunque voluto rendere omaggio a tutti i monumenti della nostra città nel centro e nelle frazioni, concludendo con la messa in Duomo. Ringrazio tutti i presenti, le associazioni d’arma e civili, la Protezione Civile, il Comando di Polizia Locale e dei Carabinieri, il sindaco dei ragazzi Pietro Pescarolo e i consiglieri comunali intervenuti. 80 anni di libertà che meritano di essere celebrati e che celebreremo domenica con un evento storico per la nostra città”.
Nel corso della giornata, lo Spi Cgil, l’Auser e l’Anpi di Cavarzere-Cona hanno reso omaggio alle vittime della lotta antifascista con una cerimonia floreale in tre luoghi simbolici: il monumento a Flavio Busonera (medico partigiano impiccato dai fascisti a Padova il 17 agosto 1944), la tomba dei partigiani nel cimitero comunale e il cippo restaurato dei Caduti per la Libertà, dietro il camposanto.
La memoria ha riportato alla luce anche una delle pagine più dolorose della storia locale: la rappresaglia del 5 luglio 1944 a San Pietro di Cavarzere, seguita agli scontri di Braghetta, dove morirono tre fascisti e il partigiano Maurizio Martello di Adria. In seguito a una delazione, diversi giovani renitenti alla leva vennero scoperti dai brigatisti neri nonostante la protezione offerta dalle donne del paese. Alcide Boscolo fu il primo a cadere, seguito da Rino Berto ed Enzo Narciso, fucilati a Cavanella d’Adige sotto gli occhi dei loro familiari. Alfredo Marzola ed Enzo Bruno, dopo le torture inflitte nella Casa del Fascio in centro Cavarzere, furono mitragliati sul ponte dell’Adige e gettati nelle acque del fiume. Il giorno seguente, i fascisti incendiarono la frazione di San Pietro.
“Ricordiamo questo 80° anniversario con orgoglio e gratitudine, per tutti coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia del nostro Paese - le parole dell’assessore Mattia Bernello presente nella frazione di San Pietro, Dolfina e San Gaetano con il presidente del consiglio Comunale Roberta Fava -️ Questa giornata ci ispiri a mantenere vivi i valori di libertà e giustizia”
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