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"Bacino scolante lagunare, inquinamento drammatico"

L'allarme lanciato dal consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, dopo la relazione di Arpav in commissione

"Bacino scolante lagunare, inquinamento drammatico"

VENEZIA - Dalla "Relazione ambientale dei corpi idrici del bacino scolante nella laguna di Venezia" relativa all'anno 2020, redatta da Arpav e presentata in commissione Ambiente del Consiglio regionale, emerge "una situazione drammatica, dove fiumi, canali e falde acquifere sono contaminate da diverse tipologie di pesticidi, con particolare riferimento agli erbicidi e alle molecole della loro decomposizione". Lo dichiara il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, che ha assistito alla presentazione in quanto componente della commissione Ambiente.

Dal documento di Arpav "emerge che, a fronte di un obiettivo guida di qualità di 0,005 microgrammi per litro, abbiamo concentrazioni inquietanti come nel Bacchiglione di 83,2, nel Moltalbano di 200, nel Fiumazzo di 155, nel Naviglio Brenta di 75,3, nel Lusore di 267,3, nel Marzenego di 130, nel Dese Zero di 116,5, nel Vela di 65,7 e nel Bacino scolante nella laguna di Venezia di 115,1", spiega il dem. "Per quanto riguarda altri corsi d'acqua troviamo che erbicidi usati in agricoltura come Ampa, Glifosato, Metholachlor e Nicosulfuron, sono presenti in particolare nel Canale Vela, Scolo Musoncello, fiume Dese, fiume Zero, Rio Storto, Canale Osellino, Collettore di Levante, fiume Marzenego, Scolo Lusore, Naviglio Brenta, Taglio Novissimo, Scolo Fiumazzo, Scolo Schilla, Canale Scarico e Canale Trezze" aggiunge Zanoni.

"Inoltre, in molti corsi d'acqua sono stati riscontrati i Pfos, ovvero le famigerate sostanze perfluoroalchiliche, quelle della contaminazione della Miteni di Trissino, come nel caso di fiume Meolo, Canale Vela, Scalo Idrovora Campalto, Scolo Lusore, Naviglio Brenta, Scolo Fiumazzo, Scolo Schilla, Canale Scarico, Fossa Monselesana, Canale Sorgaglia, Canale Cuori, Canale Altipiano e Canale Trezze - continua - come se non bastasse è stato ritrovato nei fiumi Meolo e Vela anche l'insetticida vietato già dal 1991, il cosiddetto Diclorvos".

E la situazione diventa "ancora più preoccupante" se si osservano i dati relativi alle falde acquifere. "Ritroviamo diverse sostanze inquinanti, come nel caso dei comuni di Castelfranco Veneto per nitrati e metolachlor esa; Loria per pesticidi totali, nitrati, metolachlor e metolachlor esa; Resana per tricloroetilene e tetracloroetilene; Riese Pio X per metolachlor esa; Vedelago per pesticidi totali, nitrati e metolachlor esa; Maser per atrazina, desetil e desisopropil; Casale sul Sile, Resana, Zero Branco, San Biagio di Callalta (e Salzano tutti per metolachlor esa e Jesolo per boro e solfati" conclude Zanoni.

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