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LUTTO

Una folla per l’addio a Renzo

Il 66enne, soffocato da una brioche ricordato come "sempre disponibile"

Una folla per l’addio a Renzo

CHIOGGIA - Una folla immensa, oggi pomeriggio 4 luglio, per l'ultimo saluto a Renzo Marchesan, morto a 66 anni dopo essersi sentito male mentre masticava una brioche in corso del Popolo. Nella chiesa di Sant'Andrea, ieri pomeriggio, molti hanno assistito alla funzione in piedi pur di poter dare l'ultimo saluto a chi, negli ultimi anni, non si è mai risparmiato aiutando sempre la comunità.

Lo ha ricordato anche Don Massimo, durante la sua omelia, con a fianco il parroco Don Vincenzo: "Renzo ha fatto molto per Sant'Andrea, non solo per quanto riguarda la torre dell'orologio, ma anche per la parrocchia di cui era parte attiva e aiutava nei piccoli lavori di manutenzione. Una persona sempre attenta e disponibile". Il feretro, sia all'arrivo che all'uscita dalla chiesa, è stato accompagnato dalla musica della banda cittadina che ha suonato la colonna sonora del film "La vita è bella" che Renzo amava particolarmente.

Emozionante il ricordo del cognato Marco Lanza, consigliere comunale dell'attuale Maggioranza. "Sei arrivato a casa nostra che ero poco più che un bambino. Sei stato il mio padrino di Cresima e il mio testimone di nozze. Ogni volta che accendo una luce in casa non possono non ricordare che è frutto dei tuoi lavori di oltre 32 anni fa. Sempre pronto ad aiutare, sempre in prima fila per fotografare i momenti più importanti della tua città, con grande competenza ti sei buttato sull'avventura dell'orologio più antico del mondo nella torre di Sant'Andrea. Hai sempre accompagnato i turisti con estrema competenza, ma anche con umiltà, mettendo sempre il "noi" davanti a qualsiasi cosa. Difficile accettare la tua mancanza, non possiamo che chiederci che disegno abbia Dio per te. Quel che è certo è che non dimenticheremo mai quello che hai fatto e quello che per noi hai rappresentato".

Un ricordo accompagnato da un lungo applauso. E Renzo, anche dopo la morte, continuerà a vivere attraverso le persone che ha aiutato donando i propri organi. L'ultimo grande atto di generosità di un uomo la cui morte ha profondamente colpito tutta la comunità locale.

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