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STATI GENERALI

“Pesca, importanti proposte”

L’assessore Corazzari: “Possiamo raggiungere ottimi risultati continuando a fare il lavoro di squadra”

Corazzari “Pesca, continuiamo a lavorare in squadra”
L’assessore Corazzari: “Possiamo raggiungere ottimi risultati continuando a fare il lavoro di squadra”

VENEZIA - Stati Generali della Pesca del Veneto: un successo condiviso. A Venezia ultimo appuntamento dedicato in particolare alla definizione delle proposte per il futuro sostenibile del Distretto della Pesca del Nord Adriatico. L’assessore Cristiano Corazzari plaude alla riuscita dell’evento. Da Charlina Vitcheva (Dg Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea) complimenti per l’approccio inclusivo e partecipativo degli intervenuti.

Giornata conclusiva degli Stati Generali della Pesca del Veneto, ieri nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia.

Durante gli interventi delle istituzioni e degli esperti del comparto, sono state gettate le basi per contribuire alla definizione delle proposte del Distretto della Pesca del Nord Adriatico per la gestione delle risorse alieutiche marine nella Gsa 17, rappresentandone le specificità ai competenti Organi dello Stato e dell’Unione Europea.

Le proposte espresse saranno il punto di partenza per nuovi confronti e per definire nel dettaglio il futuro della pescicoltura e dell’acquacoltura del Distretto della Pesca del Nord Adriatico.

Gli Stati Generali della Pesca del Veneto sono stati promossi dalla Regione del Veneto e organizzati da Veneto Agricoltura in collaborazione con la Città di Chioggia, il Comune di Porto Tolle, la Città di Caorle e la Città di Venezia e il contributo del Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Partner di progetto The European House - Ambrosetti e Società Agriteco.

Cristiano Corazzari, assessore Pesca Regione Veneto, ha detto: “Siamo giunti alla conclusione degli Stati generali della pesca del Veneto. Un percorso impegnativo, intenso e anche emozionante. Per questo desidero ringraziare quanti a vario titolo hanno contribuito a rendere possibile tutto questo. Ringrazio relatrici e relatori che si sono alternati in questi giorni e oggi in particolare un sentito ringraziamento alla dottoressa Charlina Vitcheva della Direzione generale affari marittimi e pesca della Commissione Europea, che da Bruxelles ci ha raggiunto mettendosi in ascolto delle esigenze del territorio. Gli Stati Generali sono un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione del Veneto e organizzata da Veneto Agricoltura in collaborazione con la Città di Chioggia, il Comune di Porto Tolle, la Città di Caorle e la Città di Venezia e il contributo del Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Tra gli obiettivi che abbiamo ottenuto in questi giorni ci tengo anche ad evidenziare la pubblicazione del Libro bianco della pesca e dell’acquacoltura realizzato grazie al Partner di progetto The European House - Ambrosetti e Società Agriteco. Sono stati giorni in cui abbiamo messo al centro la pesca e i pescatori grazie anche alle collaborazioni con le città che ci hanno ospitato: Chioggia, Porto Tolle, Caorle e oggi Venezia. In questa ultima giornata abbiamo elaborato e presentato alcune importanti proposte come Distretto della Pesca del Nord-Adriatico e tra i nostri obiettivi vi è quello di portarle all’attenzione degli organismi competenti. Il tutto in uno spirito di cooperazione e collaborazione, partendo dalla consultazione degli operatori del settore, per pianificare un piano strategico complessivo che possa rafforzare le imprese. Come Regione del Veneto desideriamo giocare una importante partita nella consapevolezza che insieme possiamo raggiungere ottimi risultati continuando a fare il lavoro di squadra che abbiamo iniziato. Un lavoro fondamentale e strategico per un settore importante per l’economia del Veneto”.

Paolo Tiozzo, Alleanza delle Cooperative Italiane, ha detto: “L’appello mi sento di farlo al mondo della pesca, piuttosto che alle istituzioni. È un modello che noi dobbiamo fare arrivare anche a livello nazionale. In piedi ci sono piani di gestione importanti, che andranno rivisti insieme agli attori protagonisti, ma che rappresentano un ottimo punto di partenza. Deve esserci un processo che innesti un circuito virtuoso, partendo da sistemi di pesca omogenei e competenze specifiche e guardando anche ai temi ambientali. Dobbiamo essere una locomotiva che faccia partire una nuova stagione nell’Adriatico, ma che possa diventare una prassi anche per l’intero paese. Prima di tutto, però, i modelli di gestione dovranno tener conto della salvaguardia del lavoro”.

Charlina Vitcheva, Direzione generale affari marittimi e pesca-Commissione europea, ha spiegato: “Per me è un onore essere qui presente. Ho avvertito la passione dei professionisti che lavorano in questo settore. A causa della pandemia sono mancati connessione e dialogo tra le comunità. Mi sento di dire di non limitarci solo a guardare le opportunità del Feampa, perché ci sono anche altri fondi, come quello per lo sviluppo regionale e altre opportunità di ricerca, anche in Italia. Ho avuto la possibilità di sentire diverse proposte e mi complimento per l’approccio dal basso verso l’alto inclusivo e partecipativo. Incoraggio sempre ad assumere questo atteggiamento. Già da domani possiamo implementare alcune delle idee. So che c’è una tradizione lunga in questo settore. È un sistema sostenibile e dipendente dalla ricchezza del benessere del Mar Adriatico. La priorità è la salute del Mar Adriatico. Storicamente è il mare più sovra sfruttato, ma ci sono buoni segni di ripresa. Ho trovato i pescatori consapevoli dell’importanza dell’agire degli sforzi che stiamo compiendo. Vorrei sottolineare che in sede europea non prendiamo mai decisioni senza fare analisi socio-economiche. Prevediamo misure di accompagnamento per permettere alle imprese di adattarsi. Nel Mediterraneo dobbiamo affrontare la tematica del cambiamento climatico, che ci interessa qui e ora, perché è anche causa di mortalità di molte specie marine. Abbiamo rilevato dati allarmanti sull’aumento della temperatura dell’acqua. Bisogna continuare a informare su questi problemi. La nuova strategia prevede un Action Plan per difendere l’ecosistema e dei piani per diminuire il livello di inquinamento nel Mar Mediterraneo e anche per la decarbonizzazione. La Blue Economy può essere utile per la pesca perché può aiutare a diversificare le fonti di reddito. È stato produttivo essere qui. Grazie a tutti”.

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