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Il funerlae
09.07.2022 - 16:01
Oggi l'ultimo saluto ad Alessandro Spanio, 16 anni
CHIOGGIA - Chiesa gremita e unita dalla commozione e dal dolore per l'ultimo saluto ad Alessando Spanio, morto tragicamente in un incidente stradale in viale Mediterraneo nella notte tra il 4 e il 5 luglio. La chiesa della Madonna della Navicella non è riuscita a contenere tutte le persone accorse, tanto che qualcuno ha dovuto seguire la funzione in piedi o poco fuori dall'entrata.
Una intera comunità unita nel dolore che ha cercato di dare un po' di conforto alla famiglia Spanio. Difficile, per don Marino Callegari, trovare le parole in un momento difficile come questo, dove la vita di un sedicenne si è interrotta tragicamente in una calda e tranquilla sera d'estate. Alessandro stava attraversando la strada in sella alla sua moto da cross, all'incrocio tra viale Mediterraneo e via Morosini, quando è stato centrato in pieno da un Fiat Doblo.
"La parola del Signore - ha esordito Don Marino - è forse l'unica cosa che ci resta per dire qualcosa di sensato in una tragedia come quella di Alessandro. Ci accorgiamo della morte, della paura di ciò che non conosciamo, quando entra nelle nostre sfere più intime e ci riguarda direttamente. Prima di tutto ci sono le parole di rabbia e di disperazione. La rabbia testimonia che siamo rimasti feriti, toccati su qualcosa di inestimabile come la vita. Poi ci sono le parole di lutto che ci dicono che niente sarà più come prima, che il futuro è stato cambiato per sempre dagli eventi. Abbiamo anche le parole di sfiducia: Alessandro aveva tanto tempo davanti. Lo studio, la sua vita, le sue amicizie. Sono queste le più terribili. Però nel Vangelo troviamo anche le parole di speranza di cui tutti noi abbiamo bisogno, la speranza cristiana. Il signore Gesù morto e risorto per noi è la nostra speranza".
Davanti alla chiesa tantissimi palloncini banchi e rossi hanno accompagnato Alessandro verso il suo ultimo viaggio, tra le lacrime dei suoi giovani amici impietriti nel guardare la sua bara allontanarsi. I ricordi lo terranno vivo nella mente e nel cuore di famigliari e amici che troppo presto lo hanno visto andarsene per sempre. Alessandro questa estate aveva cominciato a lavorare al Camping Tropical, la sua morte ha scioccato anche i datori di lavoro che lo hanno dipinto come un ragazzo serio, educato e sempre disponibile e sorridente. Quel sorriso ben impresso nella foto all'ingresso della parrocchia, il sorriso di un 16enne che aveva una vita intera davanti, distrutta dall'ennesimo incidente stradale.
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