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Il caso

Sfruttamento dei campi a Chioggia, bengalese condannato

Due anni di reclusione un cittadino bengalese di 45 anni

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CHIOGGIA - Dai campi agricoli di Chioggia arriva una brutta storia di sfruttamento della manodopera: braccianti in nero, al lavoro per 10-12 ore al giorno per 600 euro promessi al mese (ma mai pagati, se non in forma minima), ospitati in roulotte e baracche senza acqua né luce.

Con l’accusa di sfruttamento di manodopera, "approfittando del bisogno e della vulnerabilità dei suoi dipendenti, cittadini extracomunitari immigrati privi delle condizioni per il rilascio di permessi di soggiorno", il giudice per le udienze preliminari di Venezia ha condannato a 2 anni di reclusione, con il rito abbreviato e quindi con lo sconto di un terzo della pena, il cittadino bengalese di 45 anni, residente in provincia di Varese, titolare di una ditta che operava nell'ambito dell'agricoltura. 

Il bengalese è stato condannato per sfruttamento della manodopera sui campi di Chioggia. I lavoratori costretti a turni da 12 ore con la promessa di 600 euro al mese, che in realtà erano molti meno.

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