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AMBIENTE
12.07.2022 - 07:42
CHIOGGIA – Sul deposito di Gpl aleggia ancora la paura che possa essere messo in funzione: a Roma i deputati del Gruppo Misto Arianna Spessotto e Alvise Maniero hanno presentato una nuova interrogazione al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministro della Cultura, al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro dell’economia e delle finanze. La Commissione Unesco ha infatti chiesto uno stato aggiornato della situazione del sito entro il primo di dicembre di quest’anno e il tempo corre veloce e inesorabile.
Al momento, infatti, non si ha nessuna notizia di cosa stia facendo e quali decisioni abbia preso la commissione interministeriale che avrebbe dovuto portare avanti l’iter di smantellamento e di ripristino del sito alle condizioni pre costruzione del deposito. Il Comitato “No gpl” da sempre in prima linea per evitare la messa in funzione del deposito, da tempo ha lanciato l’allarme sui tempi troppo lunghi per il risarcimento alla Socogas e per l’inizio dei lavori di smantellamento della struttura.
E finché il deposito sarà ancora la e con i serbatoi di stoccaggio del Gpl in perfette condizioni e pronti per essere utilizzati, il pericolo che, con la crisi energetica in corso, qualcuno a Roma possa fare retromarcia è sempre dietro l’angolo. Da qui la decisione dei due parlamentari di presentare una nuova interrogazione per tenere alta l’attenzione su un sito che è sempre stato visto dai cittadini e dal Comitato, come una bomba a orologeria a pochi metri dal centro storico di Chioggia. Anche l’amministrazione comunale, negli ultimi mesi, ha intensificato i contatti a Roma per cercare di avere notizie in tempo reale sulle prossime mosse riguardanti il sito. Al momento però tutto tace.
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