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L'emergenza

West Nile: un uomo in terapia intensiva

A Padova primo contagio: trovate zanzare infette a Cona e Cavarzere

West Nile: un uomo in terapia intensiva

Torna il West Nile: registrato il primo caso di contagio, ieri, in provincia di Padova, con una persona ricoverata in terapia intensiva. Ma la situazione - per ora - non preoccupa. Sono lontani i tempi in cui il virus mieteva vittime nella nostra provincia: dal 2018, l’anno più drammatico per quanto riguarda questa malattia trasmessa dalle zanzare, non ci sono più stati decessi, grazie anche a una massiccia opera di prevenzione realizzata, fin dall’inizio della primavera, da Ulss e Comuni. Ma il virus non è sparito. Anzi.

I campionamenti fatti nel corso del mese di giugno dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie sui pool di zanzare presenti in Polesine hanno identificato un focolaio di insetti infetti a Ficarolo. Il virus, inoltre, è stato riscontrato anche su un uccello selvatico catturato nel territorio di Rovigo città. Appena oltre i confini della nostra provincia, zanzare infette sono state rilevate anche a Cavarzere mentre a Cona, pochi chilometri oltre l’Adige, è stato catturato un altro uccello selvatico affetto da West Nile.

Nel dettaglio, il report diffuso da Resolve Veneto, aggiornato al 30 giugno scorso, svela che sono stati esaminati in totale 742 pool di zanzare (con un massimo di cento zanzare per pool). In totale sono stati trovati positivi per West Nile virus tre pool di zanzare, catturate nelle province di Rovigo (a Ficarolo), a Venezia (a Cavarzere) e a Vicenza (a Barbarano Mossano, al confine con la provincia di Padova). Tutte le positività sono state confermate anche dal Cesme.

Nello stesso periodo, sono stati conferiti e analizzati in totale 732 volatili, tra le specie bersaglio e altri volatili. E’ stata confermata la positività di soli due uccelli: quello di Cona e quello di Rovigo, appunto.

A livello nazionale, al momento è stata riscontrata la presenza di West Nile, oltre che in queste tre province venete (Rovigo, Venezia e Vicenza) soltanto in altre tre province italiane: Piacenza, Parma e Reggio Emilia, tutte e tre in Emilia Romagna.

Intanto, il Comune di Rovigo corre ai ripari. E da un lato ricorda "a tutti gli organizzatori di iniziative ed eventi a svolgimento serale-notturno non patrocinati dal Comune e che prevedano la partecipazione di pubblico, di eseguire idonei interventi di disinfestazione adulticida", e dall'altro fa sapere di aver già disposto un programma di disinfestazione con adulticida sulle aree verdi comunali.

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