Giudice di pace salvo (per ora), Laganà ci ripensa

CHIOGGIA - Accuse (di Jonatan Montanariello) respinte al mittente, mentre all'indirizzo di Mauro Armelao arriva la rassicurante lettera di oggi 22 luglio firmata dal presidente del tribunale di Venezia Salvatore Laganà che torna indietro sui suoi passi e sospende l'istanza di sospensione dell'ufficio del giudice di pace.

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Se quindi un risultato ha ottenuto il consigliere comunale e regionale del Pd, è stato quello di far incontrare le volontà del sindaco e quelle del presidente del tribunale di Venezia. C'è tutta l'intenzione e anche il lavoro documentato con lettere e atti concreti, di mantenere il servizio a Chioggia.

L'istanza del presidente Laganà era scaturita dopo l'ennesimo forzato rinvio dell'udienza penale del 21 luglio scorso, evidentemente per mancanza di personale. Ma dopo la telefonata e la lettera del sindaco Mauro Armelao, il presidente Laganà ci ripensa: "Il sindaco fa presente di aver pubblicato un avviso esplorativo per la copertura, a tempo pieno e indeterminato, di n. 1 posto di istruttore amministrativo da assegnare alla Cancelleria dell'Ufficio del Giudice di Pace, in relazione al quale sono state già raccolte quattro adesioni oltre ad una domanda di mobilità volontaria finalizzata a prendere servizio presso il Giudice di Pace".

Quindi il sindaco anche con una lettera al presidente mostra "ferma intenzione dell'Amministrazione comunale di Chioggia di porre in essere tutte le azioni necessarie per il mantenimento di un importantissimo e storico presidio di giustizia". 

La conclusione del giudice Laganà, dunque è di "chiedere allo stato di sospendere gli effetti dell'istanza di revoca dell'Ufficio sopra menzionata, nell'auspicio che nel più breve tempo possibile si possano risolvere tutte le criticità segnalate".