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IL CASO

Alcol e urla, piazzale Europa senza pace

Schiamazzi continui di notte, è intervenuto anche il sindaco a riportare la calma in quartiere

Alcol e urla, piazzale Europa senza pace

Schiamazzi continui di notte, è intervenuto anche il sindaco a riportare la calma in quartiere

SOTTOMARINA - Schiamazzi e feste a base di alcol in strada fino a tarda notte, non c'è pace per i residenti di piazzale Europa. La chiusura di ogni attività che vendesse alcol nelle ore serali fu uno dei primi provvedimenti fermati dal sindaco Mauro Armelao dopo la sua elezione. Un mese di stop in autunno per tentare di riportare un po' di tranquillità in una zona troppo spesso protagonista di schiamazzi, risse e eccessi soprattutto da parte dei giovani. Questa estate il problema si ripresenta, ma a quanto pare i protagonisti stanno facendo tutto da soli, senza nemmeno passare dal bancone di uno dei locali di Sottomarina.

"Utilizzano quasi ogni notte i tavolini e le sedie di uno storico bar che di sera è chiuso - racconta un residente - si portano le bibite da casa, ovviamente dalla birra in su come gradazione alcolica, e disturbano per quasi tutta la notte. Al mattino, davanti la porta di casa, troviamo una quantità incredibile di bottiglie e se provi a dire loro qualcosa mentre sono là sono arroganti e maleducati".

La situazione è ormai una costante delle serate di piazzale Europa da diverso tempo, tanto che più di un residente chiede di nuovo l'intervento dell'amministrazione comunale: "Il sindaco Armelao è già intervenuto una volta per cercare di riportare la tranquillità nella zona. Servirebbero maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine".

Ma non solo repressione, qualcuno suggerisce anche di aumentare il verde pubblico sulla piazza. "Piantando alberi - concludono i residenti - i rumori di sottofondo che si sentono continuamente sarebbero quantomeno attutiti".

In passato il sindaco aveva emesso un’ordinanza per limitare i danni da “movida” chiedendo di chiudere le attività commerciali dovranno chiudere dalle 22 alle 6, aveva vietato il consumo di bevande alcoliche su area pubblica e la musica, compresa quella di sottofondo all'interno dei locali.

La stretta, aveva avuto la durata di 30 giorni, ed era stata introdotta a seguito delle numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano in orario serale e notturno il disturbo alla quiete pubblica, causato in particolar modo da aggregazioni di giovani, in alcuni casi sfociate anche in episodi molesti. Tra i vari comportamenti a danno della collettività anche la consumazione di cibo per strada con abbandono di rifiuti ed espletamento di bisogni fisiologici all'aperto, su suolo pubblico.

Non c’è ancora pace per la piazza.

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