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Valzer di deleghe

Montanariello: "Avevamo mosso critiche esatte sulla gestione Eventi"

E il collega Tiozzo incalza: "Togliere le deleghe alla De Perini una mossa di facciata"

Montanariello: “La ‘filiera Lega’ è inutile”

Jonatan Montanariello

CHIOGGIA - "Le deleghe eventi e marketing territoriale dalla De Perini al sindaco una mossa intelligente del primo cittadino per mettere a tacere le critiche che prevenivano, in quel settore, dalle categorie turistiche”. Il Dem Lucio Tiozzo ha definito così la mossa del primo cittadino Mauro Armelao.

Lunedì sera in consiglio comunale si sarebbe dovuta discutere una mozione del Partito Democratico che aveva messo al centro della discussione proprio l’operato dell’assessore Serena De Perini. La miccia era stata una comunicazione fatta, qualche settimana fa, da alcune sigle turistiche (Gebis, Ascom e Cisa Camping) che avevano annunciato il loro ritorno all’organizzazione di eventi da cui erano stati esclusi per volontà di qualcuno. Abbastanza per scatenare l’opposizione che, lunedì in consiglio, pretendeva spiegazioni.

Invece il primo cittadino a inizio seduta, con una mossa a sorpresa, ha spostato le deleghe sotto la lente d’ingrandimento in capo a lui dando anche una motivazione: “L’assessore De Perini deve concentrarsi sul Demanio Marittimo e sulla Bolkestein che, nei prossimi mesi terrà banco a lungo e che è un argomento importantissimo per la nostra economia”.

Ma secondo l’opposizione, dietro alle giustificazioni di facciata, c’è ben altro: “Non eravamo stati i soli  a dire che la gestione degli eventi messa in campo dall’assessore De Perini non fosse assolutamente brillante – commenta il consigliere Dem Jonatan Montanariello - ancora una volta eravamo stati additati come catastrofisti o casinisti, invece i fatti ci hanno dato ragione ed il sindaco ha preso atto che bisognava cambiare passo nella gestione di eventi e marketing. Nulla da dire su quanto fatto dal sindaco, gli va riconosciuto che, di fronte a tale evidenza, non poteva dire che il partito democratico non avesse posto una questione reale”. 

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