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L’INTERVISTA
05.08.2022 - 11:30
Con tre filiali, 20 dipendenti e 4,500 clienti, di cui oltre mille soci: “Siamo un punto di riferimento”
CHIOGGIA – Energia, versatilità, presenza capillare sul territorio e massima attenzione ai progetti vincenti. La Bcc Patavina a Chioggia è l’istituto di credito di riferimento e i numeri parlano chiaro: da 30 anni nel Comune, vanta tre filiali e 4.500 clienti. Di questi, oltre mille sono anche soci, ovvero partecipano in maniera attenta, seppure indiretta, alla gestione della banca. A parlarne è il direttore generale Gianni Barison, che - non è un dettaglio - nasce a Piove di Sacco, ma vive a Sottomarina e la vive profondamente. Si vede dall’approccio che ha con le persone che incontra, potenziali clienti, ma soprattutto, persone, imprenditori, famiglie, con slanci, bisogni e proposte che solo chi conosce un territorio da vicino può cogliere e assecondare.
Dottor Barison, la Banca Patavina in numeri, nel comune di Chioggia, ce la descriva.
“Bcc Patavina ha oggi 38 filiali, 300 dipendenti, 3 miliardi e 700 milioni di prodotto bancario lordo, che è l’equivalente del fatturato per le aziende. Abbiamo appena chiuso la semestrale e tutti gli indicatori sono in crescita. Siamo una banca ‘verde’, ovvero in salute e questo ci consente di essere più vicina al territorio. A Chioggia abbiamo tre filiali, in viale Venezia, in viale della Stazione e poi c’è la filiale del Mercato Ittico, una filiale molto particolare e strettamente collegata al mondo della pesca”.
Come si riesce a essere banca del territorio in un mondo sempre più digitale e dematerializzato?
“E’ una scelta, l’online è in via di sviluppo, ma tendiamo a mantenere accanto all’evoluzione informatica, anche la presenza fisica e lo dimostrano i nostri tre sportelli con venti dipendenti dedicati a Chioggia. Banca Patavina conta 55mila clienti, Chioggia ne ha 4.500 di cui oltre mille sono soci. Significa che almeno 1 ogni cinque clienti della banca partecipa alla vita e indirettamente alla gestione della Bcc, che è una banca cooperativa”.
Già, per statuto e per l’attività della vostra banca, la mutualità è nelle vostre corde. Chioggia, dal punto di vista economico, per cosa si caratterizza, visto che avete un occhio così attento a questo territorio?
“Siamo qui da oltre 30 anni io personalmente vivo a Sottomarina, è un territorio che conosciamo bene, abbiamo imparato a conoscerlo. Chioggia si avvicina gradatamente, ma una volta che sei entrato e ottieni la fiducia di questo popolo, costruisci relazioni molto fluide. La città si caratterizza per il settore della pesca e del turismo. La pesca è trainante sta vivendo momenti difficili, che non sono del tutto superati. Pensiamo al rialzo dei costi, al caro gasolio. Ma grazie alla conoscenza personale delle imprese tentiamo di affiancarci e di superare le difficoltà. L’altro settore su cui investire è il turismo. Che non è solo Sottomarina, ma anche il centro storico, straordinario, che ci viene invidiato, ma che non è ancora abbastanza conosciuto. Ecco, io spero che questa amministrazione continui a investire sulla Pesca e sul Turismo. Noi la nostra parte la facciamo con operazioni straordinarie. Un esempio su tutti, l’eco sisma bonus che ci ha visto leader nella piazza. Il riscontro è stato molto positivo”.
Siete stati sponsor della Sagra del Pesce e siete presenti anche nell’associazionismo. Quanto investe Bcc Patavina nello sviluppo del territorio?
“Per parlare della Sagra del Pesce, è un evento su cui noi puntiamo e crediamo molto. Non è solo una manifestazione dedicata ai cittadini, ma arricchisce la città di Chioggia oltre i suoi confini. Chi vive questa esperienza, la trova entusiasmante, rotonda, appassionante. Siamo stati vicini economicamente a questo evento e in generale investiamo in termini di beneficenza, sponsorizzazioni e sostegno con circa 600mila euro all’anno nei settori più diversi. Ma pensiamo che la nostra presenza sia significativa da un punto di vista progettuale. Ci siamo stati durante questi 30 anni e ci vorremo essere per il futuro. Quindi pensiamo che diversi sono gli interventi da realizzare per Chioggia. Mi piace molto parlare - ne parlerò al sindaco - di interventi sui capitelli, sulle piste ciclabili, ad esempio. Ci siamo per le associazioni, non solo con la presenza fisica, ma anche con le emozioni. Abbiamo una direzione generale che non ha sede a Torino, a Roma, ma vive qui, lo ribadisco”.
E questo, anche in un mondo sempre più informatico e digitale come il nostro, fa ancora la differenza.
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