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L’ex hotel Stella d’Italia cade a pezzi

Il sindaco Armelao: “Provvederemo a rintracciare il proprietario per la messa in sicurezza”

L’ex hotel Stella d’Italia cade a pezzi

L'hotel Stella d'Italia

Il sindaco Armelao: “Provvederemo a rintracciare il proprietario per la messa in sicurezza”

SOTTOMARINA - Cade a pezzi lo storico ex albergo Stella d'Italia. Il marciapiede attorno alla struttura ieri pomeriggio era ancora transennato dopo l'intervento fatto in urgenza dai vigili del fuoco di Chioggia nel tardo pomeriggio di giovedì.

Alcuni calcinacci pericolanti hanno cominciato a staccarsi dalla struttura e a cadere sul frequentatissimo marciapiede all'incrocio tra viale Trieste e il Boulevard di Sottomarina. I passanti hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. I pompieri, vista la pericolosità e l'incuria in cui versa la struttura, hanno deciso di recintare il marciapiede e hanno provveduto a rimuovere i pezzi più pericolanti. Ma speterebbe al proprietario effettuare i lavori di manutenzion e sistemazione e l'amministrazione comunale è già al lavoro per cercare di rintracciarlo.

"Non so di chi sia questa storica struttura - spiega il sindaco Mauro Armelao - ma con gli uffici comunali ci stiamo già muovendo per rintracciarlo e invitarlo ad intervenire. Stiamo parlando di una struttura che si trova in pieno centro a Sottomarina, proprio sul Buolevard. In piena stagione estiva questa situazione è vergognosa ed è un grave danno d'immagine per la città. E’ una struttura privata e come tale noi non possiamo fare nulla, ma come fatto a Valli di Chioggia per l'incuria dell'area esterna dell'ex Mercatone Uno segnalata dai cittadini, provvederemo a rintracciare il proprietario e a capire tempi e modalità per un intervento di messa in sicurezza dell'ex albergo".

E a qualche chioggiotto tra i più in la con gli anni, giovedì pomeriggio nel vedere i calcinacci cadere dall'ex Stella d'Italia, qualche lacrima è inevitabilmente scesa. La struttura infatti è una delle più antiche di Sottomarina e compare nelle più storiche cartoline in bianco e nero, quando la località stava cominciando a farsi conoscere per la spiaggia e il suo litorale. Apparteneva, ai tempi d'oro, alla famiglia Micaglio. Il capoamiglia, Augusto, fu anche amministratore comunale con la Democrazia Cristiana e fu anche presidente del Sottomarina Calcio in serie C prima della fusione col Clodia nel 1970. Un'epoca in cui la struttura era considerata tra le più moderne in Italia e dove tantissimi chioggiotti hanno festeggiato il proprio matrimonio pranzando o cenando con amici e parenti.

Il post Micaglio è avvolto nel mistero e da tante ombre. A fine 2016 la Città Metropolitana lo cancellò dall'elenco degli hotel della città revocandone le tre stelle. I proprietari infatti continuavano a chiedere proroghe di sospensione attività senza tuttavia motivarle adeguatamente. E alle richieste di integrazione dell'ente i titolari non risposero mai. Una struttura privata in disuso da anni che ora sta diventando un problema anche per la collettività. Dalle stelle (tre) alle stalle: da albergo punto di riferimento della località a rudere abbandonato che colpisce al cuore, in pieno centro, la località di Sottomarina.

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