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Lesioni

Ferito col rasoio al culmine di una lite

Convalidato il fermo di polizia avvenuto a Chioggia e custodia in carcere

Ferito col rasoio al culmine di una lite

CHIOGGIA - Una lite per ragioni di denaro culmina con una rasoiata tra conoscenti. Un 37enne di nazionalità tunisina è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria ed è comparso ieri mattina alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma, di fronte al giudice per le indagini preliminari di Venezia, Antonio Liguori, per l'udienza di convalida. La Procura ha formulato a suo carico l'accusa di rapina. Come riferisce "Il Gazzettino".


Dopo aver ascoltato la versione dell'indagato, assistito da un avvocato d'ufficio, il giudice ha deciso di non convalidare il fermo ritenendo che non sussistesse il pericolo di fuga, ma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico, alla luce della gravità del fatto e della pericolosità del soggetto. Il racconto fornito dall'accusato è stato considerato non credibile. A condurre gli accertamenti è il sostituto procuratore di turno, Giovanni Gasperini.

L'episodio si è verificato a Chioggia, a conclusione di una violenta discussione scoppiata tra il trentasettenne di nazionalità tunisina e un suo conoscente, che ora si trova ricoverato in ospedale con una prognosi di 15 giorni. Se le condizioni del ferito non dovessero peggiorare, sarà necessaria la sua querela affinché la Procura possa contestare anche il reato di lesioni volontarie. L'uomo è stato colpito con un rasoio al torace, un taglio che fortunatamente è risultato superficiale e non ha lesionato organi vitali.


Sull'episodio la polizia non ha fornito alcun dettaglio: da mesi, infatti, la Procura di Venezia ha deciso di limitare al minimo ogni informazione ai cittadini, anche su vicende di innegabile interesse pubblico. Parziali notizie vengono fornite a distanza di giorni dal momento in cui i fatti si sono verificati.

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