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Venezia
23.08.2022 - 00:33
VENEZIA - I rincari energetici di questi mesi, acuiti nelle ultime settimane, si stanno abbattendo su quella che doveva essere la stagione di ripresa per le aziende collegate al turismo del litorale veneto. In questo senso la Conferenza dei sindaci del Litorale Veneto ha preso carta e penna e scritto alle istituzioni per chiedere un intervento che aiuti le aziende nel contenimento dei costi di luce e gas, volati alle stelle.
A firmare la lettera, a nome di tutti i sindaci del litorale, la presidente Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti. “Porto alla vostra attenzione la preoccupazione che famiglie e attività economiche dei nostri territori hanno espresso a noi, loro diretti interlocutori circa gli effettivi rincari riguardanti i consumi energetici - esordisce la Nesto - aziende e conseguentemente le famiglie, subiscono ancora gli effetti provocati dalla pandemia da Covid 19, dovuti in particolare ai fattori derivanti dai provvedimenti legislativi volti a contenere la diffusione del virus. La difficoltà per la popolazione e le aziende è oggettiva e a nostro avviso causata non solo dalla complessa congiuntura internazionale ma anche da una forte speculazione a danno di operatori privati e cittadini, come purtroppo spesso accade in situazioni analoghe, dove difficile è il monitoraggio della situazione in generale”.
“Come Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, nell’interesse dei cittadini e dei territori che amministriamo, chiediamo che il problema sia affrontano congiuntamente, da Governo e Regione, con una impostazione politica che agevoli misure strutturali - la richiesta della Nesto - occorre pertanto che siano attivate azioni concrete e immediate, che concorrano a contenere gli aumenti”.
La presidente Nesto chiede che vengano previste “azioni economiche sistematiche per regolamentare il caro bollette, attraverso una decretazione d’urgenza che preveda il finanziamento di un fondo specifico a favore del calmieramento dei prezzi tramite risorse specificatamente destinate, analogamente a quanto avvenuto durante la pandemia nel 2020-’21, che interessi non solo le attività produttive ma anche i cittadini”. Inoltre che vengano attivate “a livello nazionale politiche volte alla transizione ecologica con l’utilizzo delle fonti rinnovabili, con procedure autorizzative semplificate e accelerate, secondo quanto indicato dalla direttiva europea 2009-28”. E ancora “promuovere e incentivare e valorizzare come strategia le Comunità energetiche che rappresentano un modello virtuoso di approvvigionamento energetico per la cittadinanza e i cui benefici si ripercuotono, oltre che in campo economico e ambientale, anche su molti campi del vivere civile: il ricorso esclusivo a fonte rinnovabili non riduce solo l’inquinamento ambientale, ma anche costi sociali per la collettività”.
“La situazione è preoccupante, a fronte anche di una crescente inflazione che erode sempre di più il potere di acquisto di lavoratori e pensionati - commenta la presidente Nesto - il rischio è un aumento percentuale degli interventi in termini di aiuti sociali, che come comuni non siamo in grado di sostenere, stante i bilanci di cui disponiamo”. “Siamo disponibili al confronto e alla collaborazione ma non è più possibile attendere oltre l’applicazione di politiche che nel loro complesso siano di sollievo da un punto di vista sia sociale che ambientale” conclude la presidente della Conferenza dei sindaci del Litorale veneto.
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