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Venezia
31.08.2022 - 23:26
VENEZIA - Non solo aziende e attività ad essere colpite dai pesantissimi rincari energetici che in questi giorni stanno sollevano le proteste e preoccupazioni del settore commercio. I continui aumenti dei costi di riscaldamento ed elettricità, infatti, stanno impattando in maniera significativa anche sulle amministrazioni pubbliche, facendo tremare i budget dei comuni e della sanità che segnala una previsione di spesa più che raddoppiata. Circa 9 milioni in più perla Ulss 3 serenissima (Venezia-Chioggia).
Una situazione che richiede imperativamente di effettuare valutazioni precise, per mettere in campo strategie efficaci che permettano di contrastare gli aumenti, continuando a garantire il servizio. “L’Ulss 3 Serenissima valuta con attenzione l'evolvere della crisi internazionale e le sue ricadute sui costi dei combustibili e dell'energia necessari alla continuità operativa dei propri ospedali e delle altre strutture - spiega il direttore generale dell’Uls 3 Serenissima Edgardo Contato - e aggiorna il proprio quadro di bilancio prevedendo per tempo un aumento di queste spese”.
Operazione che ha richiesto un grande sforzo delle figure interne ed esterne all’azienda, per riuscire a valutare l’effettivo impatto di questi rincari. “D'intesa con il concessionario dei project degli ospedali di Mestre e Venezia, l'azienda sanitaria sta quantificando in queste settimane i presunti maggiori costi che riguardano insieme i consumi e la manutenzione degli impianti - prosegue - accantona la liquidità necessaria, stabilisce il versamento di un acconto. Resta fermo che quanto verserà poi complessivamente l'azienda sanitaria per i consumi e le manutenzioni degli impianti sarà determinato a conguaglio alla fine dell'anno, verificati gli effettivi consumi alla luce di quello che sarà stato il reale andamento del costo dell’energia”.
Decisioni che dovranno necessariamente coinvolgere tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio. “Per quanto riguarda le restanti strutture sia ospedaliere, quali Mirano, Dolo, Noale e Chioggia, che del territorio, come distretti, ambulatori, sedi amministrative, eccetera - conclude il direttore generale -, al netto dei rincari che potrebbero esserci da qui alla fine dell’anno, l’Ulss 3 Serenissima sta cercando di quantificare, con i rispettivi fornitori, in previsione di quali potranno essere le maggiori spese conseguenti all'aumento dei prezzi dell’energia. Allo stato attuale l’azienda prevede di dover sostenere un ulteriore maggior esborso di almeno 9 milioni di euro, pari a un aumento del 70% rispetto alle previsioni di inizio anno”.
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