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Chioggia
04.09.2022 - 22:41
CHIOGGIA - “Il Covid ha messo in ginocchio l’Ipab, ma questo cda ha sempre fatto tutto al meglio”. Dopo settimane di critiche da parte dell’amministrazione comunale e le note al vetriolo dei sindacati per il concorso infermieri in cui sono stati bocciati tutti i candidati, il presidente dell’Ipab di Chioggia, Andrea Zennaro, interviene in prima persona sulle scelte prese e sulla situazione dell’ente.
“Sono entrato nel cda come consigliere nel 2018 e sono diventato presidente a settembre 2019 - ricorda Zennaro - un impegno importante e gravoso a cui mi sono dedicato con tutte le energie. Ho assunto questo ruolo forse da ingenuo, perché col passare del tempo, mi sono sempre più reso conto che a volte il volere di un consiglio d’amministrazione deve combattere con altre forze. Per chi non lo sapesse per ogni ospite le Ipab ricevono in media dai 105,50 ad un massimo di 112,50 euro al giorno, divisi in quota alberghiera (a carico dell’ospite) e quota sanitaria (a carico della Regione). Nel periodo Covid, con il blocco delle entrate, siamo arrivati a perdere persino 6.500 euro al giorno, 189mila euro nel mese di febbraio 2021 rispetto all’anno precedente dove c’era la piena occupazione”.
“Ci siamo trovati dunque ad ottimizzare le uscite, ricontrattando ma pur sempre non intaccando la qualità che veniva riconosciuta all’ente - prosegue - e qui mi domando perché non si fosse potuto ottimizzare prima con le precedenti amministrazioni. Non sono io che devo rispondere, magari il prossimo cda che rispecchia il colore dell’attuale amministrazione comunale potrà dare delle risposte”.
Zennaro interviene anche sulla vicenda del concorso per infermieri, finito clamorosamente con tutti i candidati bocciati. “Avevamo preso la decisione di farlo a tempo indeterminato - spiega - perché è l’unico modo per attirare candidati che sono più orientati a cercare di entrare in ospedale tramite i concorsi dell’Ulss. Purtroppo dalla correzione degli scritti non è risultata una preparazione sufficiente per accedere alle prove orali da parte di nessun partecipante. Di conseguenza si è optato per una selezione a tempo determinato che avrebbe dato la possibilità di bypassare lo scritto. Tutte queste problematiche a livello infermieristico dovrebbero conoscerle benissimo un vice-presidente di terza commissione e un assessore al sociale ma, probabilmente, in campagna elettorale ci si dimentica dei problemi”.
Una frecciata il presidente Zennaro la lancia anche in merito alla costituzione della società consortile tra Ipab che a Chioggia è stata stoppata dalla Regione: “L’idea è nata da questo consiglio di amministrazione e prenderà vita con essa. Noi la vogliamo perché garantirebbe una probabile continuazione lavorativa, non intaccando la qualità e avendo meno ‘tasse’ da pagare. Tutti durante la commissione consiliare in cui sono stato invitato a fine luglio erano a favore e dopo sono venuto a scoprire che la Regione, dello stesso colore politico del nostro Comune, ha sentenziato che un servizio socio assistenziale dato in gestione ad una società in house viene ritenuto non in linea con l’interpretazione sistematica dell’articolo 56 della legge regionale numero 40 del 2016, comma due”. “Perché per noi c’è questa interpretazione mentre con l’affidamento del socio assistenziale ad una società consortile più grande di quella in cui parteciperebbe l’ipab Casson, vale una interpretazione più permissiva?” si chiede Zennaro.
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