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AMBIENTE
22.09.2022 - 07:15
I volontari del Tarassaco
PETTORAZZA GRIMANI - L’associazione ambientale “Il Tarassaco” di Pettorazza Grimani è ufficialmente iscritta al “Runts” cioè al registro unico del terzo settore. Questo significa in breve che “Il Tarassaco” è diventato a tutti gli effetti un ente del terzo settore accreditato, in grado di stipulare convenzioni con la pubblica amministrazione, beneficiare del 5 per mille e rendere deducibili o detraibili eventuali contributi.
“Questo per noi è un risultato importante che ci spinge a fare meglio, perseguendo come sempre trasparenza e condivisione nella realizzazione dei nostri progetti. In modo particolare Centoboschi – ha spiegato il presidente Matteo Cesaretto coordinatore del gruppo - Voglio ringraziare tutte le persone e le associazioni che ci supportato non da ultimo il “Csv”di Padova e Rovigo”.
“Il Tarassaco” è una delle prime associazioni del Polesine che è riuscita a fare l’iscrizione al terzo settore. “Siamo felici anche perché adesso stiamo lavorando a progetti che potranno coinvolgere aziende che potrebbero finanziare i nostri progetti a fronte di un beneficio fiscale perché i contributi verranno portati in detrazione, ma anche rispetto ad una questione di marketing, di immagine che la società potrebbe acquisite attraverso le azioni che fa per il territorio –ha continuato Cesaretto -. Sto parlando della famosa responsabilità sociale d’impresa”.
Sono tanti i progetti che Il Tarassaco ha in canna per l’avvenire. “A ottobre almeno sei progetti con circa 3 mila piante –ha spiegato Cesaretto- Siamo stati invitati anche al festival della “Fabbrica dello zucchero” che si terrà al Censer e quest’anno durante il quale si affronterà il tema dell’ambiente”. Tra i vari progetti promossi dall’associazione di Pettorazza, il più importante è “Centoboschi”, dove sono state coinvolte anche altre associazioni come Wwf, Palsticfree che hanno portato nel giro di un anno alla piantumazione si circa 1500 piante. I progetti riguardano anche l’educazione ambientale per le nuove generazioni. “Mi hanno chiamato per esempio a Badia con “Libera” dove ho parlato del caso della Coimpo. Siamo poi stati invitati a Rovigo all’hub center dove abbiamo parlato delle biodiversità e di rinaturalizzazione dei territori”.
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