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Guardia Costiera

La capitaneria di porto resta a Porto Levante

Raggiunto l’accordo: due aperture a settimana d’inverno, pieno regime d’estate

La capitaneria resta a Porto Levante

Da sinistra Michele Capanna, Michele Grossato e Sara Biondi

DELTA - Dinanzi alla possibilità, già nell’aria da diverso tempo per la verità, che la sede di Porto Levante-Albarella della capitaneria di porto di Chioggia potesse essere chiusa definitivamente in nome di una razionalizzazione dei costi e delle risorse umane, assai frequente come politica di contenimento della spesa negli ultimi tempi, è montata la preoccupazione da parte dei pescatori di Porto Viro e Rosolina che, stante il profilarsi all’orizzonte di questa prospettiva, hanno contatto nei mesi scorsi gli assessori alla pesca dei rispettivi Comuni, Michele Capanna per Porto Viro e Sara Biondi per Rosolina, chiedendo loro di farsi interpreti del loro dissenso difronte ad una simile decisione.

La preoccupazione, infatti, nasceva dal fatto che, qualora ciò fosse andato in porto, avrebbero dovuto recarsi a Chioggia per il disbrigo di pratiche burocratiche, anche di quelle ordinarie, normalmente risolte nella sede di Porto Levante, con notevole impiego di tempo e disagio per le attività di impresa, già peraltro provate da problematiche del settore.

Ecco, dunque, che per risolvere il problema e venire incontro alle esigenze degli operatori della pesca, i sindaci dei due Comuni interessati, Valeria Mantovan (Porto Viro) e Michele Grossato (Rosolina) hanno chiesto un incontro al comandante della capitaneria di Chioggia, il capitano di fregata Dario Riccobene, al fine di inquadrare meglio la questione ed addivenire, per quanto possibile, ad una soluzione condivisa di contemperamento delle diverse istanze in gioco.

L’incontro, particolarmente proficuo e costruttivo, si è svolto lunedì scorso nella sede clodiense della capitaneria di Porto dove, difronte al comandante, erano presenti, oltre a primo cittadino di Rosolina Michele Grossato, anche gli assessori alla pesca delle due municipalità, Capanna e Biondi appunto.

In un clima di cordialità e di collaborazione, si è così deciso che, in considerazione della riduzione delle richieste di servizi nei mesi invernali, la sede di Porto Levante rimarrà aperta, in questi mesi, uno o due giorni alla settimana, consentendo così agli operatori locali di dar corso alle proprie incombenze burocratiche concentrando le stesse nei giorni di apertura della sede ed evitando di doversi recare fino a Chioggia.

Diverso, invece, il discorso per i mesi estivi, visto il carico di lavoro maggiore, dove la sede rimarrà aperta come di consueto.

Viva soddisfazione per l’accordo raggiunto da parte degli amministratori che hanno così ringraziato il capitano Riccobene per la sensibilità e la disponibilità dimostrate verso gli operatori del settore.

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