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L'INCENDIO

Dopo 30 ore di lavoro, la dura conta dei danni

Il sindaco Munari a fianco dell'azienda: "Ci saremo". La proprietà: "Pronti a ricostruire"

Dopo 30 ore di lavoro, la dura conta dei danni

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CAVARZERE - Dopo 29 ore stremanti di lavoro davanti a lingue di fuoco che si alimentavano costantemente dall’interno del capannone, i vigili del fuoco sono riusciti ad avere la meglio sull’incendio scoppiato domenica pomeriggio nel capannone della “Bottecchia cicli”, una delle più grosse aziende italiane produttrice di bici da corsa, mtb e bikes e bici elettriche, che ha una sua sede in zona industriale a Cavarzere. A dare la notizia il primo cittadino Pierfrancesco Munari. “L’incendio è stato circoscritto anche se ieri mattina c’erano ancora dei piccoli incendi all’interno del capannone che ovviamente non è agibile, ragione per cui i vigili del fuoco non sono ancora potuti entrare per spegnere le ultime fiamme”.

I pompieri, infatti hanno spento dall’esterno l’incendio con un’azione costante, eroica, che il sindaco ha voluto sottolineare “un esempio per i nostri giovani sia i vigili del fuoco arrivati da tutto il Veneto che la protezione civile”.

L’auspicio del sindaco e della sua giunta è che presto si possa tornare a lavorare e la ricostruzione: “Per noi qui a Cavarzere l’azienda è una realtà fondamentale per il nostro tessuto economico e sociale”.

La buona notizia è l’Arpav ha comunicato al Comune che che non ci sono pericoli per la salute pubblica. “Hanno fatto le analisi in prossimità delle scuole e anche vicino al sito del sinistro e non hanno riscontrato alcun dato fuori normativa. Questo è l’unico dato positivo. Dall’altra parte c’è forte preoccupazione perché ovviamente il capannone è andato distrutto e i 55 dipendenti con famiglia che lavorano nell’azienda sono in forte dubbio per il futuro. Proprio per questo ho espresso la mia solidarietà al proprietario della Bottecchia garantendo la massima collaborazione da parte dell’amministrazione”, ha concluso il sindaco Munari.

L’incendio nell’azienda cavarzerana è scoppiato improvvisamente intorno alle 16 di domenica e sul posto i vigili del fuoco hanno dispiegato fin da subito pompieri da Cavarzere, Mestre, Rovigo Padova e Treviso. Numerosi anche i mezzi e le autopompe impiegate per riuscire domare le fiamme. Ancora sono sconosciute le cause o la dinamica dei fatti che sono avvenuti e che hanno causato lo scoppio di un incendio così poderoso. “Nè è opportuno fare illazioni - ha sottolineato il sindaco Munari - visto che il nucleo investigativo sta già facendo le proprie indagini”. Probabilmente quando i vigili riusciranno ad entrare nel capannone si potrà iniziare a ricostruite i fatti e quanto avvenuto.

In paese non si parla d’altro e nonostante la comunicazione del sindaco Munari di stare chiusi in casa, molti cittadini per curiosità si sono avventurati nei pressi dell’azienda per vedere l’incendio con i propri occhi. Per facilitare il lavoro dei vigili ed mettere in sicurezza i cittadini il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta il transito nel tratto stradale. Inoltre, nella pagina ufficiale di “Bottecchia cicli” ha dichiarato: “Domenica abbiamo vissuto una delle pagine più brutte della nostra storia. Quello che è successo alla nostra sede di Cavarzere è un evento senza precedenti. Un grande incendio ha distrutto parte della nostra sede produttiva, con danni al momento non ancora stimabili. Fortunatamente nessuno del nostro staff si trovava lì in quel momento. Ci stiamo già riorganizzando per ripartire quanto prima. Sappiamo che molti di voi stanno aspettando le consegne. Vi chiediamo un po' di pazienza e comprensione in questo momento difficile. Faremo il possibile per tenervi aggiornati sulle tempistiche della ripartenza quanto prima. Come il ciclismo ci insegna, a volte si cade, ma bisogna trovare la forza e il coraggio di risalire in sella e ripartire”.

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