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IL ROGO
28.09.2022 - 17:28
Alla base dell’azienda solide realtà internazionali che stanno già pianificando la ripartenza
CAVARZERE - Incendio alla Bottecchia: “Non possiamo ancora conoscere le cause, ma non abbiamo dubbi che l’evento abbia una radice accidentale”: queste le parole del ceo della Fantic motor, mentre il direttore generale di VeNetWork è positivo: “Già da oggi abbiamo iniziato a pianificare la ripartenza”. Tante le aziende del settore strette intorno a Bottecchia: “Esprimiamo solidarietà, consapevoli che torneranno più forti prima”.
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È scoppiato domenica 25 settembre il pauroso incendio nel capannone della storica azienda Bottecchia, produttrice da quasi un secolo di city, trekking e mountain bike, ma anche di e-bike, infatti l’azienda è stata da poco acquisita da un altro marchio storico dell’imprenditoria veneta, la Fantic Motor, che da tempo ha affiancato la produzione di moto a quella di bici elettriche. Lo stabilimento che domenica è stato ingoiato dalle fiamme si trova in zona industriale, e anche nella giornata di ieri, dopo due giorni dall’accaduto, i pompieri erano presenti sul posto per continuare a monitorare la zona ed assicurarsi l’assenza di ulteriori incendi. Domenica le squadre dei pompieri sono riuscite a contenere il rogo al solo capannone di circa 6000 metri quadri, riuscendo ad evitare la propagazione delle fiamme alle altre strutture attigue: sono intervenute 11 squadre con 13 automezzi e 35 operatori dei comandi di Venezia, Rovigo, Padova e Treviso coadiuvate dal funzionario di guardia, per lo spegnimento e il raffreddamento di tutti i focolai.
Nella mattinata di martedì è stato effettuato un sopralluogo per l’esecuzione di altri campionamenti per verificare la ripercussione delle acque di spegnimento dell’incendio sulle acque di scolo limitrofe.
“Non possiamo ancora conoscere le cause ma non abbiamo dubbi sul fatto che l'evento abbia una radice accidentale”, le parole dell'amministratore delegato di Fantic Motor, Mariano Roman, al termine del sopralluogo nel luogo dell’incendio; secondo Roman la produzione non potrà riprendere prima di tre mesi, soprattutto a causa della distruzione di componenti speciali importati dall'Asia, con tempi di consegna sui quali non si possono fare previsioni.
Gianni Nardelotto, direttore generale di VeNetWork - - società per azioni che opera come acceleratore di opportunità produttive, tra queste anche Fantic Motor commenta in modo propositivo: “La vita, sia professionale che lavorativa, ogni tanto vuole testare se sei all’altezza della situazione e ti sfida, ma questa volta ha sbagliato i suoi conti e avversari. Già da oggi abbiamo iniziato a pianificare la ripartenza! Ci vorrà pazienza e determinazione, tenacia e sacrificio, e il team con cui sto lavorando da questa mattina ha messo in campo il meglio. Ad maiora”.
Tante aziende legate al mondo della bicicletta si sono strette intorno al disastro della Bottecchia: Fondriest, Esperia, Torpado, Olympia, ma anche Gusella, società di consulenze di direzione per strategia di marca che collabora con Bottecchia da vent’anni: “In questo tristissimo momento, oltre che professionalmente vogliamo stringerci umanamente attorno a tutti i membri dell’azienda, sapendo che è nel loro Dna non mollare mai e che si rialzeranno più forti di prima”, ha scritto in una nota. E ancora, anche Roto Srl - azienda che sviluppa accessori per biciclette - dimostra solidarietà: “Ci sono momenti in cui le parole lasciano posto solo alle emozioni. Noi di Roto conosciamo e collaboriamo con Bottecchia da più di 20 anni e ormai il rapporto ha superato i confini del professionale; è molto di più: è una vera e propria amicizia. In questo terribile momento ci stringiamo a loro esprimendo la nostra più sincera e viva solidarietà, consapevoli che con la loro tenacia e il loro coraggio torneranno più forti prima”.
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