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La nube di metano del gasdotto arriva in Italia

Dopo il sabotaggio. Per gli scienziati non c'è pericolo di inquinamento

La nube di metano del gasdotto arriva in Italia

Dovrebbe arrivare in giornata sull'Italia la coda della nube di metano che si è formata a seguito della fuga di gas del 27 settembre dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, stimata nell'ultimo aggiornamento in 80mila tonnellate. Non c'è nessun pericolo né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera ed essendo il metano un gas climalterante (che incide sul riscaldamento globale), non inquinante. Lo dice Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, a proposito dei rapporto dell'Istituto Norvegese per la ricerca sull'aria (Nilu), in base ai quali la nube si è divisa in due parti.

La Russia ha 'materiale' che indica il coinvolgimento dell'Occidente nel sabotaggio degli oleodotti Nord Stream. Lo ha dichiarato il capo del servizio di intelligence estero di Mosca, citato dalla Tass. "Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione dell'attacco terroristico" ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha dichiarato il capo dell'Svr, Sergey Naryshkin. "A mio parere, l'Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico", ha aggiunto. 

In una lettera congiunta al Consiglio di sicurezza dell'Onu, Danimarca e Svezia affermano che le esplosioni che hanno causato le perdite di gas da Nord Stream 1 e 2 potrebbe essere dovuta alla detonazione "diverse centinaia di chili di esplosivo". Nella lettera, i due Paesi esprimono preoccupazione per le possibili conseguenze delle perdite di gas per l'ambiente marino e il clima. Lo scrivono i media danesi e svedesi.

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