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Venezia
06.10.2022 - 16:49
VENEZIA - Il sistema Mose, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna sono stati i temi dell’incontro istituzionale, che si è svolto oggi nella sede del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche della città lagunare, alla quale hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e il commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz.
Durante la riunione è stato condiviso con i rappresentanti delle istituzioni locali e degli enti territoriali lo stato delle attività realizzate e programmate dal Governo Draghi per il completamento dell’infrastruttura Mose, la gestione del complesso sistema che ruota intorno ad essa, e la protezione di Venezia e della laguna. In particolare, per quanto riguarda il Mose, è stato fatto il punto sugli ultimi interventi e i piani futuri per lo sviluppo e la gestione delle barriere che difendono Venezia dal fenomeno dell’acqua alta. Tra gli obiettivi raggiunti, è stata sottolineata la conclusione dell’iter di approvazione degli atti amministrativi che disciplinano il completamento del sistema Mose, reso possibile anche grazie alla destinazione di 538 milioni di euro a tale scopo. Nel corso degli ultimi 20 mesi, ricorda il Mims, sono stati chiusi i contenziosi con le imprese e il tribunale fallimentare di Venezia ha approvato il piano di risanamento del consorzio Venezia nuova. Inoltre sono stati definiti i piani di spesa e le date di inizio e di fine lavori di ogni singolo intervento che resta da eseguire. Sono poi sono stati effettuati approfonditi monitoraggi sullo stato corrosivo delle barriere e dei tensionatori e sono state individuate soluzioni che non incidono sulla durabilità dell’opera né sui costi preventivati per la sua manutenzione.
Il ministero ricorda anche che sono stati implementati gli strumenti per la sicurezza degli impianti in collaborazione con la questura, la Guardia di finanza e la capitaneria di porto. E’ stata avviata, inoltre, la manutenzione provvisoria alla barriera di Treporti e sono stato avviati gli atti per quella riguardante l’intera infrastruttura. Ed è stata approvata la gara per l’anello di fibra indispensabile per la comunicazione digitale tra i vari siti del Mose. E’ stata anche avviata l’attività di rilascio delle aree adibite ad attività di cantiere non più necessarie, a partire da quelle ubicate a Cavallino Treporti. Inoltre, è stato avviato lo studio di fattibilità per la decarbonizzazione del Mose, intervento non previsto dal progetto originario, possibile attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico per garantire il funzionamento continuo dell’infrastruttura e l’immissione del surplus di energia prodotta nella rete cittadina.
“La tutela di Venezia e della sua laguna sono state al centro dell’azione del Governo Draghi in questi 19 mesi - ha dichiarato il ministro Giovannini - Gli importanti risultati ottenuti sono stati il frutto dell’impegno di tutte le istituzioni, che hanno cercato in modo coordinato e condiviso soluzioni alle varie questioni che interessano Venezia e la sua laguna. Lasciamo al nuovo Governo una situazione finalmente stabilizzata sul piano amministrativo e tecnico, nella speranza che il nuovo Governo dimostri un analogo impegno per garantire alla città un futuro di sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista”.
Gli ultimi Governi, afferma il ministro D’Incà, “hanno dato una svolta virtuosa a questo modello, all’insegna della trasparenza, dell’efficienza e della sostenibilità ambientale. Un cambio di passo decisivo sul quale anche il futuro esecutivo dovrà lavorare e sul quale dovrà continuare una efficace vigilanza. Il lavoro non finisce qui poiché tutelare Venezia e valorizzare il suo enorme patrimonio attraverso politiche attive e sostenibili diventa sempre più necessario in un momento di grande emergenza a causa dei cambiamenti climatici”.
La riunione di oggi è stata anche l’occasione per fare il punto delle attività connesse ad altri importanti dossier che riguardano Venezia e la sua laguna: la gestione delle grandi navi da crociera, la prossima costituzione dell’Autorità per la laguna di Venezia, il protocollo fanghi e il piano morfologico. In particolare, sono stati illustrati gli obiettivi raggiunti, nei termini previsti circa la realizzazione degli approdi temporanei nell’area di Marghera e Chioggia. Gli approdi temporanei verranno ulteriormente potenziati con banchine a Chioggia, Monfalcone e Trieste. E' stata poi ricordata l’imminente conclusione dell’iter di approvazione del protocollo fanghi e le semplificazioni intervenute riguardo ai contenuti e le procedure per l’approvazione del Piano morfologico della laguna.
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