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Cavarzere

Sottopasso Cuora, il progetto è del 2020

L'assessore Grandi risponde alla minoranza sul restringimento del sottopasso dopo i lavori

Sottopasso della Cuora, c'è ancora la strettoia

CAVARZERE - A tenere banco durante l’ultima seduta di consiglio comunale che si è svolta nei giorni scorsi è stata la questione del sottopassaggio ferroviario di via Cuora che era stato oggetto di un’interrogazione da parte del consigliere Andrea Fumana della lista “L’altra Cavarzere - Sinistra italiana”.

Nella sostanza, il consigliere rivendicava le difficoltà di attraversamento del sottopassaggio soprattutto per i mezzi agricoli dopo i lavori, che peraltro erano stati eseguiti dal 2020, e che ne hanno ristretto la percorribilità in entrambi i lati. “Ho formalmente contattato il 5 settembre scorso Infrastrutture Venete, società gestore della infrastruttura ferroviaria Adria-Mestre e responsabile della sua manutenzione - ha spiegato l’assessore ai Trasporti Marco Grandi - la risposta da parte della società, del 15 settembre, spiega che come da tavole progettuali trasmesse al Comune in previsione dei lavori in oggetto nel 2020, nei muri delle spalle era previsto un ripristino corticale di 7 centimetri sulla sagoma esistente, più un possibile allargamento di ulteriore 5 centimetri al fine di consentire il ripristino di un adeguato copri-ferro alle armature di rinforzo installate, ai fini di garantire l’idoneità statica dell'attraversamento ferroviario. In sostanza, l’intervento di ‘ringrosso’ della struttura con conseguente riduzione di qualche cm della sezione stradale utile, in larghezza, si è reso necessario per garantire adeguata idoneità statica al manufatto, prioritario ai fini della sicurezza della infrastruttura ferroviaria che, se non effettuato, avrebbe portato alla chiusura della stessa con conseguente interruzione del servizio ferroviario nel tratto Cavarzere Centro-Adria. Un eventuale intervento di allargamento del sottopasso comporterebbe una preliminare verifica tecnico progettuale, tempi molto lunghi per un eventuale intervento di simile portata oltre che ad un investimento economico certamente assai significativo. Si potrebbe prevedere nella fase di cantierizzazione della linea per i lavori di elettrificazione, in programma per il 2023, una valutazione progettuale ed economica circa il possibile intervento sopra descritto”.

“Aggiungo - ha continuato l’assessore Grandi - che in conseguenza di una eventuale chiusura del tratto Cavarzere Centro-Adria, con relativa sostituzione attraverso l’autobus, che come specificato nella nota di Infrastrutture Venete coprirebbe un periodo temporale molto lungo, l’utenza in arrivo dalla direzione nord e che prosegue per Adria dovrebbe scendere alla fermata ferroviaria Cavarzere Centro, in via Petrarca, e coprire a piedi la distanza verso l’autostazione, unico sito autorizzato per la fermata del trasporto su gomma, per prendere il bus verso Adria. Identica cosa, in direzione opposta, per l’utenza che da Adria percorre la linea verso nord. L’eventuale alternativa di prevedere la sostituzione tra la stazione di Cavarzere, sita in zona industriale e ad utenza praticamente nulla, e quella di Adria, permetterebbe di fermare il bus in corrispondenza delle due stazioni, ma ciò risulta impensabile perché penalizzerebbe l’intera utenza di Cavarzere che fa riferimento alla fermata del centro”.

Manterremo costanti contatti con la società Infrastrutture Venete, peraltro già in corso per altri interventi previsti nel territorio di Cavarzere affinché, nell’imminente fase di cantierizzazione della linea venga valutata la possibilità di intervento sopra esposta, i relativi impatti e tutte le possibili soluzioni alternative che possano mitigare i disagi creati dai lavori effettuati al ponte ferroviario in località Cuora” conclude Grandi.

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