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A Rottanova è vietato ammalarsi

Difficoltà nel trovare un nuovo medico di base per la frazione: “Non è facile trovare un professionista disponibile”.

A Rottanova è vietato ammalarsi

Rottanova fa fatica a trovare un medico di base

CAVARZERE - Il dottore per Rottanova sì, oppure no? Per il momento, dai piani alti la risposta è “no”. Ma solo per il momento, perché cosa riserverà il futuro non è dato a sapersi e può darsi che qualcuno possa e voglia fare il dottore a Rottanova, a patto che si sistemi l’ambulatorio e che si renda il tutto munito della tecnologia che ormai è indispensabile anche in medicina. Certo è comodo avere il dottore sotto casa e non dover prendere la macchina per andare a fare una visita.

Prima c’era il dottor Luigi Cecchetto che per anni ha dato la sua disponibilità per Rottanova, ma dal suo pensionamento ad oggi nessun medico ha più prestato servizio nella frazione. Questo è un dato di fatto. La questione è stata oggetto di diverse interrogazioni in sede di consiglio comunale alle quali l’assessore Marco Grandi ha dato risposta.

“Abbiamo avanzato la proposta di poter identificare un medico, assegnatario di convenzione in Comune di Cavarzere e con un orizzonte lavorativo sufficientemente lungo, al quale poter fare ri-convergere progressivamente le iscrizioni dei cittadini di Rottanova creando un pacchetto di assistiti che possa motivare l’attività in frazione - ha spiegato l’assessore Marco Grandi - la proposta ha già visto diversi confronti e una condivisione sia con i referenti della medicina di gruppo che con i referenti del comitato cittadino, iniziati dalle prime settimane successive al nostro insediamento. Il fatto è che non è facile far ‘ritornare’ il dottore a Rottanova, perché bisogna trovare innanzitutto un medico disposto a farlo, che non abbia ancora raggiunto il massimale degli assistiti e bisogna garantirgli anche un ambulatorio che sia a norma sotto ogni punto di vista”.

Già in vista del pensionamento del dottor Cecchetto i pazienti di Rottanova avevano preso il volo verso altri lidi e poi si sono spostati tutti con il pensionamento. Quindi ora la situazione non è così facile.

“Va ricordato - continua il vicesindaco - che i medici assegnatari di convenzione hanno facoltà di decidere autonomamente la, o le sedi nel territorio dove svolgere la loro attività, e questo è naturalmente guidato principalmente dal numero di assistiti che possano afferire, e che comunque tutti i medici in convenzione a Cavarzere svolgono già la loro attività, oltre che nella sede centrale in Cittadella in almeno un ambulatorio aggiuntivo - ha concluso l’assessore - e che nessuna interferenza può essere esercitata da amministrazione o azienda sanitaria per determinare la sede dell’attività di un medico convenzionato sul territorio comunale. Da considerare inoltre che i pazienti ‘cronici’ a maggiore complessità sono inseriti nel programma di assistenza domiciliare integrata e vengono visitati o monitorati con cadenza regolare da personale medico e infermieristico, anche in telemedicina, e che c’è il sistema della ‘ricetta dematerializzata’, per cui i farmaci possono essere richiesti da remoto e ritirati direttamente in qualsiasi farmacia. Solo qualora si creassero le condizioni perché un medico possa svolgere parte della propria attività a Rottanova sarà da affrontare la questione ‘ambulatorio’, ulteriore complessità in questo momento di spending review, per le amministrazioni e per i professionisti. Come già detto non si può prescindere da alcune condizioni di accesso, igiene e tecnologia che non permetterebbero di operare garantendo il pur minimo livello di assistenza”.

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