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Veneto
08.10.2022 - 17:25
Sabato mattina la presentazione della candidatura.
LOZZO ATESTINO - E' stato avviato ufficialmente il processo di candidatura dell’area del Parco Regionale dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera Unesco. Termine di presentazione della documentazione sarà settembre 2023 e previsione di una conferma per la primavera 2024. A coordinare le azioni e relazioni sarà il Parco Regionale dei Colli Euganei, grazie al supporto della Regione Veneto e della Fondazione Cariparo.
“Una giornata che ricorderemo - ha commentato Mauro Giuriolo, Presidente Banca Adria Colli Euganei -. Il percorso intrapreso rappresenta una scelta vincente perché darà caratura e il giusto imprinting che i Colli Euganei meritano. Vi chiedo di continuare con noi a coltivare e sostenere i percorsi d’innovazione”. Lo studio di fattibilità è stato possibile grazie al contributo della Regione Veneto.
“Questa candidatura rappresenta un’opportunità straordinaria per il territorio - ha commentato l’assessore regionale Roberto Marcato -, la precedente esperienza con le colline del Prosecco lo ha dimostrato. Essere inseriti nel percorso Unesco significa vedere una crescita economica e culturale esponenziale. Oggi è una giornata di festa, crediamo molto in questo progetto. Il Veneto è la regione col più alto numero di siti Unesco a conferma dell’incredibile valore del territorio. Il nostro impegno è fare azioni perché tutto il Veneto possa essere competitivo e che altre aree possano avere le stesse possibilità”. La candidatura prevede anche il coinvolgimento di cittadinanza e enti presenti sul territorio, incluse scuole ed associazioni.
“Il percorso intrapreso rappresenta un prezioso elemento di crescita - ha confermato l’assessore regionale Mauro Viti - I vincoli nel territorio già esistono, essendo parco regionale, ma la candidatura a patrimonio Unesco rappresenta un valore aggiunto. La discussione da qui alla proclamazione faciliterà la conoscenza di un territorio meraviglioso e lo farà proprio partendo dai cittadini. Possiamo offrire qualcosa di unico, anche a livello nazionale”. Il progetto affonda le sue radici nel 2016 grazie a Franco Zanovello.
“Il Riconoscimento Mab Unesco non ha funzione di ente giuridico, come un ente parco ad esempio - ha aggiunto Riccardo Masin, presidente del Parco regionale dei Colli Euganei- , ma è la creazione di un istituto con la compartecipazione di tutto il territorio allargando le discussioni, ed i soggetti coinvolti, rispetto ai programmi da fare. Non si parlerà solo di mantenimento ambientale, ma dell’unione del concetto di sostenibilità ambientale alle attività antropiche. Crescere è un nostro obiettivo, ambizioso e molto complicato. Ci saranno discussioni a tutti i livelli, Workshop e attività da qui alla consegna del dossier. Dobbiamo partire, le condizioni per farlo ci sono. Serve collaborazione a 360 gradi ma con l’aiuto di tutti è possibile”.
Il riconoscimento permette non solo prestigio ma anche di accedere a finanziamenti come ha dimostrato il parco Delta del Po. “L’esperienza del Delta del Po nasce da un’attività sostenuta da Fondazione Cariparo - ha concluso Matteo Ceruti consigliere regionale della Fondazione -, che ha dimostrato un’influenza positiva, facendolo entrare in relazioni internazionali e dando capacità attrattiva. La Fondazione è convinta che questo territorio abbia tutti i requisiti per far parte di questa rete mondiale risorse Mab Unesco e sarà occasione di rilanciare il ruolo del parco con strumenti di tutela e incentivazione economica”. L’obiettivo di Unesco è stimolare i territori verso la valorizzazione sociale e ambientale. “La cura dell’ambiente va insieme alla cura salute umana - ha concluso Philippe Pypaert, Programme Specialist in Natural Sciences presso Unesco -. Il territorio da un messaggio molto bello su cui spero si potrà lavorare, ha molto da offrire e beneficerà di questo progetto. Considerateci alleati in questo percorso”.
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