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Chioggia
12.10.2022 - 00:00
CHIOGGIA - Commozione, un rispettoso silenzio interrotto solo dal ricordo del sindaco Mauro Armelao e del comandante dalle Polizia locale di Chioggia, Michele Tiozzo, e un lungo applauso quando il tricolore è stato tolto lasciando scoperta la targa in suo onore, apposta davanti all'ingresso della sede della polizia locale di Chioggia. Massimo Boscolo Cegion, agente della polizia locale morto in servizio a Padova l’anno scorso, è sempre nei cuori di parenti, amici e colleghi, ancor di più da quel tragico giorno in cui un terribile incidente stradale mentre stava lavorando a Padova lo ha portato via.
“Una cerimonia - ha ricordato il comandante della polizia locale Tiozzo - che abbiamo voluto per commemorare un collega che è passato da noi molto velocemente, ma che ha lasciato un ricordo indelebile. E ricordi indelebili li ha lasciati anche nel suo ultimo posto di lavoro a Padova dove ha dato prova di grande professionalità e di elevate doti umane. Ci siamo permessi di fare un ricordo duraturo a memoria di questo collega. Una sorta di intitolazione che l’amministrazione ha voluto fare. Quando era un militare si usava dare nomi alle caserme. Questa non è una caserma, ma sono uffici comunali, ma noi la sentiamo come la nostra casa e vogliamo omaggiare una persona che si è impegnata in un lavoro che porta, a volte, anche a sacrifici estremi”.
Massimo Boscolo è stato ricordato anche dal sindaco Mauro Armelao che, accanto, aveva il vice Daniele Tiozzo Brasiola e il collega di Rosolina Michele Grossato, Comune dove il padre di Massimo, Ranieri, presta servizio sempre come agente di polizia locale. “Come amministrazione comunale abbiamo solo reso possibile una volontà che arrivava da tutti i colleghi di Massimo, che lo hanno conosciuto e apprezzato in servizio. A un anno da un tragico evento come questo, non ci sono parole da aggiungere a quelle già dette quando purtroppo è successo il fatto - le parole di Armelao - era però giusto riconoscere il valore di Massimo in questa forma. Solitamente passano molti anni per farlo, qui avevamo capito che c'era una voglia tremenda di ricordarlo e farlo nel Comando della Polizia locale, che io considero una caserma, era la cosa più giusta. Dedicarla al nostro Massimo era doveroso”.
Grande commozione per i genitori e il fratello dello sfortunato agente della polizia locale che sono rimasti in silenzio per tutta la cerimonia, molto provati dal dolore ancora recente. E’ stato il padre Ranieri a trovare il coraggio di scoprire la targa dedicata al figlio alzando il Tricolore. Un gesto che ha dato il via a un lungo e intenso applauso dedicato all’agente scomparso.
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