Il mondo si pulisce... cominciando in piccolo

CAVARZERE - Quasi un sacco di immondizia di quelli neri e grandi a testa: è questo il bottino della tappa di Puliamo il mondo che si è tenuta ieri mattina a Cavarzere. Organizzata dall’assessore all’Ambiente Marco Grandi con la collaborazione di Legambiente, ha visto la partecipazione di 25 volonterosi cavarzerani che si sono messi a raccogliere rifiuti lungo il territorio.

“Sono orgoglioso di avere organizzato questa giornata - ha commentato al termine della raccolta l’assessore Grandi - partita alle 9 di mattina davanti al municipio dove abbiamo allestito il gazebo. Lì sono stati distribuiti da Legambiente i kit ai volontari: bacchette, sacchi, guanti, pettorina e cappellino. Abbiamo poi suddiviso il territorio in cinque parti e altrettante squadre sono partite per la raccolta dei rifiuti, aiutate da una splendida giornata”. “E devo dire che è stato anche un buon esercizio per la salute, visto che siamo tornati in piazza a mezzogiorno - ha proseguito l’assessore all’Ambiente - dove abbiamo radunato i rifiuti raccolti, oltre una ventina di grandi sacchi neri pieni di immondizia. E sarebbero potuti essere molti di più se fossimo stati più numerosi, ma chi critica e si lamenta sempre sui social del presunto degrado della città, non l’abbiamo visto unirsi a noi. Dispiace che questi buontemponi da tastiera rimangano tali”. “Invece devo ringraziare i volontari delle associazioni, l’Asd Godiforte per averci messo a disposizione la loro bici speciale, in una giornata importante per Cavarzere - ha concluso Grandi - un segnale forte di quanto teniamo alla tematica ambientale”.

Anche la presidente del consiglio, Roberta Fava, e il sindaco Pierfrancesco Munari hanno partecipato alla raccolta. “Se oggi vedete Cavarzere un po’ più pulita, dovete ringraziare questi volontari che hanno dedicato il loro tempo per ripulire quello che gli incivili abbandonano per le strade - le parole del primo cittadino - centinaia di rifiuti abbandonati ovunque purtroppo. Rispettate l’ambiente che ne abbiamo solo uno. Peccato non aver visto tra i volontari i soliti lamentosi da tastiera che trovano più opportuno lamentarsi che rimboccarsi le maniche”.