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La manifestazione
22.10.2022 - 16:04
CHIOGGIA - C'era un folto gruppo di chioggiotti, donne e uomini, ma anche qualche bimbo e bimba, che si sono dati appuntamento questa mattina 22 ottobre, davanti alla Loggia dei Bandi del Comune di Chioggia. Hanno manifestato per la libertà delle donne iraniane. Tema che sta molto a cuore alle associazioni Penny Wirton, Mediterranea, Chioggia Accoglie, allo Spi Cgil e all'Anpi di Chioggia.
Ma anche il consiglio comunale di Chioggia discuterà di due ordini del giorno a sostegno delle donne iraniane e di tutte le vittime dei regimi teocratici e totalitari.
Uno verrà presentato da Barbara Penzo del Pd, protocollato il 19 ottobre, uno dalle forze della maggioranza.
Oggi in piazza sono intervenute: Carla Neri (associazione Insieme ArTe), Anna Pambianchi (scuola Penny Wirton), Barbara Penzo (rete Chioggia Accoglie), Mario Gianni (CGIL), Enrico Veronese (comitato ANPI Chioggia) e due ragazze iraniane. La più giovane delle quali, molto emozionata, ha avuto un malore ed è stata soccorsa da un medico presente in piazza.
La manifestazione parte dalla storia di Mahsa Asini, 22 anni che il 13 settembre scorso è morta dopo essere stata arrestata a Teheran dalla polizia morale perché non indossava correttamente Hijab, secondo le norme della Commissione per la Promozione della Virtù e la repressione del Vizio.
Anche Hadith Najafi, è stata uccisa con 6 colpi di pistola al viso, al collo e al petto, nel corso di una manifestazione a Karaj, vicino a Teheran. Il conto della feroce repressione continua a salire: oltre 50 persone uccise, centinaia di arresti e di feriti. Come dichiarato dal capo della polizia della provincia di Gilan, solo in quella provincia sono stati arrestati 739 manifestanti, comprese 60 donne e moltissimi feriti.
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