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QUESTIONE VENETA

Zaia al governo Meloni: "Autonomia, è ora!"

Il presidente della Regione: “Risultato a portata di mano, sarà il motore per il futuro del paese”

Zaia al governo Meloni: "Autonomia, è ora!"

Il governatore del Veneto Luca Zaia

Il presidente della Regione: “Risultato a portata di mano, sarà il motore per il futuro del paese”

VENEZIA - Il neoministro Roberto Calderoli, leghista vecchio stampo, ha già messo il tema dell’autonomia in cima alla lista delle cose da fare. Sarà - ha assicurato - il centro della sua azione al governo.

E anche  Luca Zaia non molla la presa di un millimetro, e torna alla carica. Del resto, proprio oggi, nel giorno del giuramento del governo di centrodestra, ricorrevano i cinque anni dal referendum sull’autonomia della Regione Veneto. Sono passati 1.826 giorni esatti. E ora - il succo del ragionamento di Zaia - è ora di arrivare al risultato.

“Sono cinque anni - ha detto ieri il governatore - che i veneti hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Il 22 ottobre 2017, infatti, due milioni 273mila cittadini della nostra regione si sono espressi a favore dell’autonomia. Lo hanno fatto con un referendum che, nonostante una certa politica lo abbia avversato e ritenuto improponibile, è stato avvallato dalla Corte costituzionale e la cui legittimità è stata riconosciuta anche dal capo dello Stato. Questo significa che hanno espresso una scelta legittima e in linea con la nostra Carta fondamentale. I veneti che da un quinquennio attendono impazientemente e si battono affinché si concretizzi una volta per tutte la loro aspirazione, quindi, sono i difensori della Costituzione”.

“Nonostante la sentenza storica, è stato anche impedito l’utilizzo della tessera elettorale e ci è stato imposto di sostenere il costo delle forze dell’ordine ai seggi - prosegue Zaia - un atteggiamento che è destinato a passare alla storia come una delle ultime difese a oltranza di un centralismo fondato su un concetto di unità male interpretato. Così come lo sono le insistenze di coloro che indicano nell’autonomismo regionale la secessione dei ricchi. Non è così. L’autonomia è un nuovo rinascimento, una grande opportunità per tutti. E’ assunzione di responsabilità e noi siamo pronti. Certamente, se in altre aree del Paese ci sono amministrazioni che non brillano per la gestione della cosa pubblica, i rifiuti sono per strada e i cittadini malati si rivolgono altrove in cerca di cure, la colpa non è dell’autonomia che ancora non è mai stata applicata”.

“Dopo cinque anni siamo ancora in attesa - dice ancora il governatore - ma siamo arrivati alla bozza della legge quadro; una volta approvata dalle Camere darà mandato all’esecutivo di firmare direttamente le intese con le Regioni. Non è trascorso, quindi, un quinquennio di immobilismo ma di lavoro incessante grazie alla delegazione trattante. La Costituzione consente di richiedere l’autonomia in 23 materie e ognuna è stata inquadrata dal punto di vista giuridico. Questo significa che noi abbiamo svolto i nostri compiti più che diligentemente”.

“Negli ultimi 11 anni il centrodestra non ha governato ed anche dalla data del referendum ad oggi, se si esclude la breve esperienza giallo-verde, al governo c’è sempre stata la sinistra - aggiunge il presidente - ora è il momento di una presa di coscienza. Il vero nemico dell’autonomia è la disinformazione con cui in molti ne fanno una minaccia per il Paese. Affermazioni pretestuose perché il presidente della Repubblica, che è il massimo custode e garante della Costituzione, già nel suo discorso di insediamento, ha sancito che l’autonomia è legittima. Ricordo, che anche esponenti veneti di primo piano di altre forze la hanno appoggiata”.

Il governo che si è insediato è il quinto in cinque anni ma è rappresentato da forze politiche che hanno convintamente sostenuto il referendum e il progetto di autonomia. L’autonomia, ora, è come l’opera scolpita da Michelangelo, ottenuta cavando tutto il marmo in più compreso nel blocco iniziale. E’ a portata di mano ed è il motore per il futuro del Paese”.

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