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Chioggia
29.10.2022 - 18:32
CHIOGGIA - Sala consiliare gremita venerdì sera per conoscere la Sottomarina del Medioevo attraverso le deliberazioni del consiglio dell’epoca. Pochi lo sanno, ma l’Archivio Antico del Comune di Chioggia rappresenta un’inestimabile fonte di cultura e conoscenza sugli usi e costumi della città. L’incontro è stato fortemente voluto dal presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon. Al suo fianco l’assessore alla Cultura Elena Zennaro e i due relatori principali della conferenza, il professor Gianni Penzo Doria, autore della pubblicazione “Le più antiche deliberazioni del Maggior Consiglio di Chioggia” (1275-1320) e il professor Andrea Erboso dell’Archivio di Stato di Venezia.
“Un grande successo - ha commentato l’assessore alla Cultura Elena Zennaro - d’altronde ce lo aspettavamo, vista la qualità dei relatori. Quando il presidente del consiglio mi aveva contattato e proposto di realizzare questa conferenza sulla Sottomarina del Medioevo, avevamo la certezza che sarebbe stata apprezzata da tutti. Un argomento che mette in risalto la nostra città, lavorare sulle nostra identità e le nostre radici è una mission della nostra amministrazione comunale”.
L’archivio comunale di Chioggia è tra i più importanti del Veneto e permettere di ricostruire il passato attraverso i documenti in esso contenuti. “E in questo caso - ha spiegato il presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon - è inevitabile ricordare il nostro concittadino Dino Renier che, a titolo volontario e gratuito con cura e ordine nella conservazione della documentazione, contribuì all’apertura dell’archivio, quello di Chioggia, patrimonio inestimabile per la nostra comunità, che porta proprio il suo nome. Oggi, se possiamo contare su una vasta serie di materiale, ordinato e ben tenuto, oltre al personale di oggi, dobbiamo fare memoria ed esprimere un sentimento di riconoscenza nei confronti di Dino, per la passione e la gratuità, nel custodire l’Archivio e i suoi segreti. A 25 anni dalla sua morte è importante, ancora, farne menzione, ad esempio per ogni cittadino impegnato per la propria comunità”.
Ma com’era esattamente la Sottomarina del Medioevo. “Era - racconta il professor Gianni Penzo Doria - una città divisa in due momenti di aggregazione fondamentali: la Chioggia Maggiore che è quella che conosciamo ora, e la Chioggia Minore, molto frizzante e piena di attività economiche, sociali, religiose, soprattutto prima della guerra di Chioggia. Dopo abbiamo un buio di qualche secolo, ma la Sottomarina, o meglio la Chioggia Minore medioevale è una città a tutti gli effetti ricchissima di imprese, di artigiani, di uomini di sale e, soprattutto, da riscoprire anche oggi”.
Notizie recuperate grazie agli archivi di Chioggia e di Venezia che custodiscono le deliberazioni dei consigli dell’epoca. “La storia nasce - conclude il professor Andrea Erboso - perché ci sono le fonti che ne parlano: negli archivi di Chioggia di Venezia sono appunto custodite le attività di deliberazione attraverso quel processo, presente ieri come oggi, di dibattito, che ha portato all’attività amministrativa”.
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