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Chioggia

“Il deposito Gpl sarà sicuramente smantellato”

La conferma del sindaco Armelao in Commissione: “Ci sono ancora 25 giorni di tempo, ma l’area è di competenza dell’Autorità Portuale”

“Il deposito Gpl sarà sicuramente smantellato”

CHIOGGIA - “Il deposito di Gpl in Val Da Rio verrà sicuramente smantellato, non ci sono ripensamenti da parte degli enti”. Il sindaco Mauro Armelao è intervenuto in commissione consiliare per cercare di rassicurare gli animi dell’opposizione, ma anche del Comitato “No Gpl”, preoccupati che potesse esserci un dietrofront tale da portare al suo utilizzo.

Venerdì 4 novembre ci sarà un nuovo Comitato di pilotaggio in cui verrà affrontata la questione, con sullo sfondo sempre la scadenza fissata dal Comitato per il patrimonio mondiale tutelato dell’Unesco che ha più volte chiesto notizie sullo smantellamento del deposito, da far pervenire tassativamente entro il primo di dicembre.

“Non ci devono essere preoccupazioni sulla possibile entrata in funzione dell’impianto - ha garantito Armelao - lo dico chiaramente una volta per tutte: questa amministrazione comunale è d’accordo sullo smantellamento. Ora assieme agli uffici comunali, dopo il Comitato di pilotaggio odierno, decideremo che relazione presentare ma ci sono ancora 25 giorni di tempo. Va ricordato inoltre, che quell’area non è di competenza del Comune, ma dell’autorità portuale, in parte è demaniale e alcune zone sono anche private e di proprietà della Socogas Bioenergie. E’ quindi in primis l’Autorità Portuale che deve esprimersi su che cosa voglia fare di quell’area, ma anche in questo caso è indubbio che la stessa voglia lo smantellamento dell’impianto per poterla riutilizzare”.

Come? La partita è ancora aperta, ma sembra tramontare l’ipotesi del nuovo mercato ittico proprio al posto del deposito Gpl. “L’Autorità Portuale - spiega ancora il primo cittadino - mi risulta che vorrebbe utilizzarla per l’espansione del porto commerciale, anche perché le banchine non sarebbero proprio congeniali per i pescherecci. Poi se questo interesse andrà scemando e sarà data l’opportunità al Comune di utilizzare l’area, potremmo servircene per fare il deposito degli autobus che dobbiamo spostare da Borgo San Giovanni”.

Il sindaco ha sottolineato ancora una volta che “i rapporti con l’Autorità sono ottimi e, per la prima volta, questa amministrazione è riuscita a sviluppare un accordo storico che ci ha permesso di pensare ad un utilizzo ‘comunale’ di alcune aree portuali”. Intanto i ricorsi di Socogas Costa BioEnergie vanno avanti. Dopo aver tentato invano di ottenere l’avvio dell’impianto, è ancora in piedi quello sull’entità del risarcimento. Secondo la società 29 milioni di euro, di cui 15 già pagati, sono troppo pochi per l’investimento fatto. Il Consiglio di Stato si pronuncerà in tal senso nei prossimi giorni. “Dobbiamo comunque stare tranquilli - continua Armelao - la laguna di Venezia è unica e non credo che possa decadere il titolo di patrimonio dell’Umanità per questa vicenda”.

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