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Cavarzere

In città nasce il Bosco dei bambini

WikiScuola srl e Andrea Franzoso regalano 55 alberi al comune: mercoledì l’inaugurazione

In città nasce il Bosco dei bambini

CAVARZERE - “Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo”. L’amministrazione comunale di Cavarzere ha fatto sue le parole di Marco Porcio Catone, riportate negli scritti di Cicerone, e martedì prossimo metterà a dimora ben 55 nuovi alberi nelle aree verdi del territorio comunale. Nello specifico in via Dante Alighieri, davanti alle scuole materna e primaria, saranno messi a dimora 43 nuovi alberi, che costituiranno il nuovo “Bosco dei bambini”. Altri 9 saranno collocati nell’area verde di via Antonio Gramsci e 3 in quella di via Tullio Serafin, per un totale di 55 nuove essenze arboree. E mercoledì prossimo, alle 10.30, in via Dante Alighieri ci sarà l’inaugurazione proprio del “Bosco dei Bambini”. Si tratta di un’opera che non costerà nulla al Comune di Cavarzere, in quanto l’acquisto, il trasporto e la posa degli alberi sono stati finanziati interamente da parte di donatori privati.

Tra questi, 44 alberi sono stati donati da WikiScuola srl - una società accreditata Miur - che eroga corsi di formazione per docenti di scuole di ogni ordine e grado. Attraverso questa iniziativa, WikiScuola intende compensare le proprie emissioni di Co2. “Siamo un’azienda che rispetta la natura, vogliamo raggiungere la nostra neutralità carbonica al più presto, oggi stesso, non domani, non nel 2030 o nel 2050 - spiegano i responsabili dell’azienda - la gravità degli effetti della crisi climatica sotto sotto gli occhi di tutti e ci impongono di agire subito. Noi di WikiScuola ci occupiamo di formazione e sappiamo bene che per poter insegnare qualcosa agli altri è necessario essere prima di tutto credibili, dare l’esempio”. Altri 11 alberi sono stati donati da Andrea Franzoso, scrittore cavarzerano già autore de “Il disobbediente”, “Viva la Costituzione” e, ultima fatica letteraria, “Ero un bullo”.

L’amministrazione Comunale di Cavarzere, e in modo particolare il sindaco Pierfrancesco Munari, hanno accolto con entusiasmo la proposta di rimboschimento, supportandola con determinazione. Munari auspica che questo sia l’inizio di un intervento più ampio che coinvolga l’intero territorio comunale, con il coinvolgimento di diversi attori pubblici e privati. Sono tante, infatti, le aree di proprietà pubblica da rigenerare e rinverdire con nuovi alberi. Rovesciando un famoso adagio, Munari afferma: “Voglio essere un sindaco che pensa alle prossime generazioni, non alle prossime elezioni. Il mio impegno per migliorare la qualità della vita dei cavarzerani riguarda non soltanto noi che viviamo qui oggi, ma anche chi verrà dopo di noi: i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri discendenti più lontani. La mia amministrazione vuole lasciare loro una città più bella, prospera e vivibile, lavorando fin da subito per mitigare gli effetti del surriscaldamento climatico”.

Le essenze che saranno messe a dimora nel “Bosco dei bambini” e nelle aree verdi di via Gramsci e di via Serafin sono state scelte fra quelle più resistenti alla siccità (con uno sguardo lungo, che considera le condizioni climatiche di qui ai prossimi decenni), con le maggiori capacità di cattura e fissazione della Co2 e dei vari composti inquinanti, e con buone caratteristiche di longevità, così da rendere questo patrimonio arboreo il più duraturo possibile, a beneficio nostro e delle generazioni future. Altri fattori che hanno influenzato la selezione delle specie di alberi sono stati l’alta resistenza alle malattie, la non invasività e la ridotta necessità di manutenzione nel corso degli anni a venire. Ci sono studi che hanno dimostrato che ogni euro speso nella piantumazione di nuovi alberi comporta benefici sociali ed ambientali cinque volte superiori per il territorio e la comunità. E Cavarzere vuole diventare un modello anche per altri comuni.

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