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Chioggia
05.11.2022 - 18:49
CHIOGGIA - Caro carburante, pochi mezzi e aumento delle richieste: le associazioni di volontariato che trasportano le persone bisognose di servizi ospedalieri e sociali sono in grossa difficoltà. Giovedì sera si è tenuta una commissione consiliare, su richiesta del consigliere del Partito democratico Lucio Tiozzo, a cui hanno preso parte anche i rappresentanti delle associazioni locali Anteas, Auser e Ada.
Il quadro della situazione è tutt’altro che confortante. Molte le richieste che giungono, dal territorio, a queste associazioni con grosse difficoltà per riuscire a soddisfarle tutte. Pochi mezzi, ma anche il caro gasolio e benzina sta mettendo in ginocchio il sistema. La Regione dà un contributo chilometrico ma, attualmente, non è sufficiente per riuscire a garantire il servizio per tutti e con le modalità ottimali. Sono infatti tanti i chioggiotti che, per motivi di salute, devono raggiungere ospedali distanti come quello di Mestre per terapie oncologiche o di Dolo per particolari servizi di oculistica. Qualcuno, per via della particolare situazione e del quadro clinico, necessita addirittura di essere portato a Verona.
“Mi fa piacere che queste associazioni abbiano potuto confrontarsi con noi in commissione, cosa che finora non era mai successa - il commento dell’assessore ai Servizi sociali Sandro Marangon - è stato un bel confronto anche con l’opposizione e le problematiche sollevate sono più che legittime. Il servizio di queste associazioni è davvero fondamentale per il territorio. Faremo di tutto per venire loro incontro, per questo abbiamo già stanziato, per quest’anno, 3mila euro per sostenerle. Questo perché ormai il bilancio è già fatto e non ci sono ulteriori risorse, ma il prossimo anno pensiamo ad un aiuto molto più sostanzioso”.
Si cercherà anche un dialogo con l’Ulss 3 Serenissima per capire se alcuni servizi sono stati tolti all’ospedale a favore di altre realtà. “Sono soddisfatto dell’esito dei lavori di questa terza commissione - sottolinea il presidente Davide Vianello - dal dibattito è emersa forte l’esigenza di valorizzare i soggetti del terzo settore che garantiscono servizi di interesse primario per la collettività direttamente collegati al primario diritto alla salute. Allo stesso tempo, forte è l’esigenza di garantire per la sanità clodiense il mantenimento di tutti i servizi goduti nel passato e bloccare immediatamente l’impoverimento già avvenuto in questi ultimi mesi a vantaggio inspiegabilmente di realtà minori e meglio collegate a centri di eccellenza”.
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