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Chioggia
07.11.2022 - 20:12
CHIOGGIA - Gli operatori della pescheria al minuto preoccupati per l’introduzione della Ztl in centro storico: “Sarà la nostra morte”. Da qualche giorno ai cancelli della storica pescheria sono attaccati alcuni cartelli dal chiarissimo messaggio. “La Ztl sarà la morte della pescheria, no alla Ztl senza aver considerato le nostre esigenze” e “Noi non siamo solo da fotografare, la pescheria è il nostro lavoro. Noi siamo tradizione ed economia della città”.
Da sempre gli operatori sono contro l’istituzione della zona a traffico limitato che, a loro dire, metterebbe in grossa difficoltà i loro clienti abitudinari. L’avvocato Patrizia Trapella, presidente da 4 anni del consorzio a cui aderiscono i gestori dei punti vendita della pescheria al minuto, sta seguendo da vicino la situazione e ha indetto anche una raccolta firme da portare all’amministrazione comunale. “Quella cartacea comincia oggi - spiega l’avvocato Trapella - ma sulla nostra pagina Facebook abbiamo già aperto da tempo un dibattito pubblico per chiedere alla gente cosa pensa del problema e molti si schierano con gli operatori”.
Ma cosa chiedono esattamente i lavoratori della pescheria al minuto? “Una cosa molto semplice - continua l’avvocato Trapella - che si permetta l’accesso con l’auto fino a mezzogiorno nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì. Molti clienti sono turisti e moltissimi vengono appositamente alla pescheria al minuto da tutto il Veneto, da Mestre, da Padova, da Rovigo. Molti obbiettano che si può tranquillamente parcheggiare fuori dal centro storico, fare una passeggiata e comprare il pesce. Ma non è così semplice, ci sono giornate di pioggia, giornate con 40 gradi come abbiamo avuto questa estate, giornate con ghiaccio. Trasportare il pesce sulle buste con situazioni meteorologiche particolari non è semplice, si perdono clienti per un settore che già risente di tantissimi problemi, come la difficoltà nel ricambio generazionale e la crisi generica del settore. Se si visita la pescheria al minuto in questo ultimo periodo si noterà che ci sono molti banchi vuoti. E’ un lavoro duro dove ci si deve svegliare alle 2 del mattino per comprare il pesce e allestire il banco alle sette. Se alle già tante incognite che ci sono e alla fatica, aggiungiamo anche ulteriori difficoltà si rischia di mettere in ginocchio il settore”.
L’avvocato Trapella sottolinea che gli operatori non vogliono comunque mettersi contro l’amministrazione comunale. “Già con la precedente - spiega - avevamo presentato le nostre richieste. Noi non siamo assolutamente contro la Ztl, ma chiediamo che vengano tenute in considerazione le esigenze di un’attività storica come questa. La cittadinanza stessa e i tanti turisti che visitano la pescheria al minuto lo chiedono. Se non verremo ascoltati cercheremo sempre il dialogo e delle alternative, tra queste quella di uno spostamento”. La pescheria si trova attaccata allo storico palazzo Granaio addirittura dal 2002.
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